Monza, spesa sempre più cara. Il pranzo natalizio costa 108 euro

I dati della Camera di Commercio di Monza e Brianza sulla rilevazione dei prezzi dei beni di largo consumo a Monza e in Lombardia.
Fare la spesa in Lombardia costa sempre di più, nonostante lepromozioni dei supermercati, che riguardano circa il 26% dei prodotti sugli scaffali, una percentuale ai massimi storici. Rispetto all’anno scorso, paghiamo in media il 2,6% in più, circa 60 euro all’anno, calcolati su un carrello “medio”. Che i prezzi fossero alti se n’erano già accorti in tanti, ma è la Camera di Commercio di Monza e Brianza a confermarlo con dati precisi, in seguito alla ricerca eseguita con il coordinamento scientifico di Ref-Ricerche: una rilevazione dei prezzi di alcuni beni e servizi di largo consumo a Monza e in Lombardia.
A Monza la variazione dei prezzi dei beni a largo consumo registrata rispetto allo scorso anno è più alta della media regionale: +3,4%, con un carrello della spesa che vale mediamente 169 euro. Ad aumentare sono i prezzi della maggioranza dei generi alimentari, in particolare olio extra vergine d’oliva (+16,3%), merendine confezionate (+9,7%), carne bovina (+8,5%), tonno e spinaci surgelati (+7,2%), zucchero e pasta di semola di grano duro (+5,6%) e farina (+5,3%). In diminuzione, invece, yogurt (-3,4%), carne di pollo e bevande (-3%), riso (-2,5%), e caffè tostato (-1,5%). A conti fatti, in un anno le famiglie monzesi spendono 77 euro in più (solo di spesa alimentare).
E le altre città? Mantova è la più economica (-11,2% rispetto alla media regionale), seguita da Como (-6%) e Bergamo (-4,1%). Le più care si confermano invece Milano (+8,1%) e Monza (+3,8%). Nell’ultimo anno i prezzi dei generi alimentari sono aumentati maggiormente a Lodi e Milano (fino al 5% in più), ma anche a Lecco, Monza (+3,4% per entrambe) e Brescia (+2,7%). Leggermente più economiche, invece, le colazioni al bar brianzole: le tariffe sono scese dello 0,4%, mentre a livello regionale si è registrato un aumento dell’1,6%. A Monza si abbassano i prezzi anche per un’uscita in pizzeria (-2,3% contro il +2,2 lombardo) e per andare dal parrucchiere (-4,4% per gli uomini, -4% per le donne, mentre in Lombardia si paga rispettivamente l’1,1% e il 2,6% in più).
E il budget per il pranzo di Natale? Si è calcolato un tavolo di 8 persone, e un menu tradizionale: antipasti (crostini di salmone e affettati), ravioli con ripieno di carne fatto in casa, arrosto con contorno di verdure, frutta, panettone e spumante. La spesa media lombarda per un pasto del genere è di poco inferiore ai 100 euro: pranzo più caro a Monza (108,3 euro) e Milano (115 euro), meno a Como (90,7) e Bergamo (92).
by G.S.