Politica

Alla giunta rossa di Brugherio non piace il Beato martire dei partigiani

La maggioranza di centrosinistra del consiglio di Brugherio ha bocciato l'intitolazione di un parco pubblico al Beato Rolando Rivi, il seminarista di 14 anni trucidato dai partigiani nel 1945 appena proclamato Beato da Bergoglio.

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La maggioranza di centrosinistra del consiglio di Brugherio ha bocciato l’intitolazione di un parco pubblico al Beato Rolando Rivi, il seminarista di 14 anni trucidato dai partigiani nel 1945 appena proclamato Beato da Bergoglio. Una notizia a dir poco curiosa se si pensa che parecchie amministrazioni “rosse” emiliane, Reggio Emilia in testa, hanno appena intitolato al martire vie e piazze. Una notizia che ha già scatenato in città polemiche accese, sia in consiglio comunale che sul web e sui social network. La cronaca del fatto inizia venerdì scorso durante il consiglio comunale quando Roverto Assi di Brugherio Popolare europea chiede di votare il suo ordine del giorno. La proposta è quella di intitolare il parco giochi pubblico che sorge accanto troiano-marco-sincado-brugherioa Piazza Togliatti a Rolando Rivi trucidato dai partigiani comunisti, come recitano i libri di storia e le cronache dell’epoca. «Abbiamo scelto quel luogo perché Rivi era un ragazzino di 14 anni come tanti che ancora frequentano quel parco – ha spiegato Assi – inoltre la vicinanza con piazza Togliatti per noi simbolicamente significherebbe la pacificazione tra i carnefici e la vittima: chi uccise Rivi fu condannato, ma poi graziato dall’amnistia Togliatti, e questa purtroppo è storia e non possiamo cancellarla. Come non si può pensare che tutti i partigiani siano stati assassini, anzi la maggior parte ha lottato per la libertà». Insomma alla fine tutto chiaro: dopo sessant’anni bisognerebbe smetterla con le divisioni e pensare alla pacificazione. Ma per la maggioranza è strumentalizzazione politica parlare di «Partigiani comunisti»: sono queste le due parole per le quali l’ordine del giorno votato favorevolmente da tutta l’opposizione (tranne i grillini che si sono astenuti) è stato bocciato da Pd, Sel e Lista Brugherio è Tua (tutti tranne l’ex sindaco Pd Andreina Recalcati che ha soprpreso tutti votando a favore). Il sindaco Marco Troiano in aula ha posto la questione su un piano di opportunità politica: «Non è tanto la vicenda in sé che conta quanto il fatto che la scorsa amministrazione (di centrodestra) ha approfittato dell’intitolazione di vie e piazza a vari personaggi per mettere bandiere politiche, come ad esempio il Parco delle Foibe e piazza Gianfranco Miglio». Immediata la risposta di Assi. «Io sono disposto a togliere il mio nome e il simbolo del partito da questo ordine del giorno . ha detto – ma non vedo perché si debba cancellare la storia se tutti i manuali riportano la vicenda del martirio di Rivi come opera di partigiani». Carlo Nava, ex assessore della Giunta Ronchi e consigliere di Uno sguardo oltre ha chiosato: «Strumentale questa intitolazione? E allora cancelliamo da Brugherio via Gramsci, via Cesare Battisti e piazza Togliatti». E sulla rete, in particolare sui profili facebook del presidente di Brugherio Popolare Europea Mariele Benzi si sono scatenati i commenti, all’80 per cento a favore dell’intitolazione. Un’altra buccia di banana sulla quale sembra scivolato il cattolico Marco Troiano. «Mi sembra che con questa decisione il sindaco che ha molti suoi elettori nelle parrocchie, abbia dimostrato di volersi avvicinare a Sel…», ha concluso la Benzi.

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