Cultura

Le canzoni di Adele tradotte in dialetto lombardo: l’ultima impresa di Renato Ornaghi

«I canti d'amore in dialetto interpretati da una voce femminile sono una rarità - ha commentato Ornaghi - abbiamo creato un format innovativo».

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Cantare in dialetto lombardo le celebri canzoni dell’inglese Adele può sembrare, a prima vista, un azzardo. Ma Renato Ornaghi arriva ancora una volta a smentire le nostre perplessità. Dopo le traduzioni in quella che lui chiama “Lengua Mader” dei Beatles e dei Rolling Stones, il sostenitore di una pratica decisamente moderna della lingua “Lombarda Occidentale”, si è voluto mettere di nuovo alla prova traducendo le canzoni di uno degli album più venduti a livello mondiale degli ultimi anni: “21”, di Adele, vincitore di ben nove Grammy Awards.

È così arrivato nelle librerie “21 – Vintùn”, ovvero “dódes canzon de Adèle per dódes città de l’Insubria”, libro-cd che Ornaghi ha realizzato con la cantante Lucia Lella. Presentato al Libraccio di via Vittorio Emanuele 15, a Monza, lo scorso sabato 23 novembre, “Vintùn” raccoglie le dodici canzoni che Ornaghi ha tradotto in dialetto: accanto a questi, comodi testi a fronte in italiano e schede di approfondimento sulle principali dodici città dell’Insubria, e cioè Bellinzona, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Novara, Pavia, Sondrio, Varese e Verbania.

«I canti d’amore in dialetto interpretati da una voce femminile sono una rarità – ha commentato Ornaghi – abbiamo creato un format innovativo e abbiamo intenzione di realizzare presto altre cover».

Presente anche lo scrittore brianzolo Erminio Bonanomi, che ha mostrato al pubblico l’ultima sua invenzione, il divertente “Tegnament”: “un giuoco di carte per non dimenticare il dialetto”.

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