Autodromo di Monza troppe gare a rischio. L’Aci fa il punto

18 novembre 2013 | 07:04
Share0
Autodromo di Monza troppe gare a rischio. L’Aci fa il punto

Ol presidente dell’Automobile Club Milano, Carlo Edoardo Valli, ha deciso di fare chiarezza tramite una nota stampa sulla stagione motoristica 2014.

Le notizie di prestigiose competizioni che lasciano l’Autodromo di Monza sta facendo discutere tutti, dal mondo politico a quello dello sport fino al territorio. Così il presidente dell’Automobile Club Milano, Carlo Edoardo Valli, ha deciso di fare chiarezza tramite una nota stampa sulla stagione motoristica 2014.

“Per quanto concerne il WTCC(World Touring Car Championship), il Promoter internazionale (Eurosport) ha attualmente inserito la gara di Monza quale “scorta”, nonostante la nostra integrale accettazione, nei tempi indicatici, di tutte le richieste che ci sono state avanzate, stiamo proseguendo le

trattative per identificare una data idonea”.

Pare ancora aperta anche la partita circa il Campionato Mondiale Superbike: “ribadiano che la pista di Monza è attualmente omologata, senza alcuna riserva, sia dalla FIM (Fédération Internationale de Motocyclisme) sia dalla FMI (Federazione Motociclis

tica Italiana), e che è tuttora in essere un contratto biennale tra Dorna e SIAS stipulato nel maggio 2013; anche in questo caso sono in corso contatti diretti con la Dorna, con lo scopo primario di disputare la gara di Monza del 2014 e di prolungare ulteriormente la scadenza del contratto”.

La nota stampa fa inoltre chiarezza su altre due competizioni: “il Campionato Superstars è stato cancellato per problematiche esulano completamente dalla sfera di competenza dell’Autodromo essendo dovute ad una riorganizzazione societaria in atto da parte del Promoter, mentre  confermiamo che l’Autodromo ha avuto reiterate conferme che la gara del 2014 avrà regolare svolgimento congiuntamente alla gara del Challenge Ferrari”.

Infine arriva una considerazione sulle difficoltà di Sias a livello economico e politico: “sottolineamo gli altissimi oneri economici gravanti su Sias dalla vigente convenzione con i Comuni di Monza e Milano, e che molte delle difficoltà che la Sias incontra nell’aggiornare le sue strutture per tenerle al passo con i tempi e con le richieste delle Federazioni Internazionali dipendono anche dalle vincolanti normative vigenti. Queste problematiche, che condizionano pesantemente le strategie e l’ attività della Sias SpA, dovrebbero trovare una soluzione preventivamente e principalmente a livello politico”.