Economia

No ai licenziamenti: i lavoratori Alcatel e Micron chiedono investimenti al Governo

I rappresentanti dei lavoratori dell'Alcatel di Vimercate e della Micron di Agrate ieri, 11 ottobre, hanno incontrato Paola De Micheli, responsabile nazionale delle Piccole medie imprese e attuale vice capogruppo Pd alla Camera dei deputati.

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Si dicono scoraggiati i rappresentanti dei lavoratori dell’Alcatel di Vimercate e della Micron di Agrate che ieri, 11 ottobre, hanno incontrato in un tavolo sindacale Paola De Micheli, responsabile nazionale delle Piccole medie imprese e attuale vice capogruppo Pd alla Camera dei deputati, per discutere della situazione dei possibili licenziamenti in cui versano le due aziende brianzole. Insieme a loro, Roberto Rampi, deputato del Pd, vicino da sempre alle realtà aziendali brianzole.

Obiettivo dell’incontro: focalizzare l’attenzione sulla situazione delle aziende che non hanno avuto fino ad ora particolari rassicurazioni sul proprio futuro. «Chiediamo onestà intellettuale – ha spiegato Adriana Gheppart rappresentante Fiom della Alcatel – la situazione è disperata: sono previsti entro il 2015 un taglio a livello globale di 15.000 dipendenti, di cui 586 in Italia, oltre alla chiusura di molti distaccamenti anche in Italia».

A farle da eco Michele Solimando della Rsu della St: «Stiamo parlando di un’azienda di eccellenza con 530 dipendenti che progetta e produce componenti di microelettronica di altissimo livello. Ad oggi si parla di un trasferimento dell’azienda forse a Vimercate, ma non è questo a preoccuparci: ciò che ci preme di più è conoscere le possibilità di sviluppo e la volontà di investimento da parte degli azionisti. Il maggiore azionista di St è il ministero del tesoro italiano e credo che debba mettere il massimo impegno economico per questa azienda strategica. In Francia, dove lo stato partecipa sempre come azionista di maggioranza, gli investimenti sono stati di circa 2 miliardi di euro: qua in Italia parliamo di 540 milioni ma che andranno a regime solo nel 2017. Vogliamo più attenzione e impegno: non possiamo pensare di perdere questo patrimonio umano e tecnologico».

Il vice capogruppo Pd alla Camera dei deputati Paola De Micheli ha ascoltato con attenzione le ragioni esposte dai rappresentati delle due aziende brianzoli da tempo ormai piegate dalla crisi commentando: «Attualmente vi è un disegno di governo sulle telecomunicazioni. Ascoltate le testimonianze, mi prendo l’impegno di portare alla luce i casi al presidente Letta».

 

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