Parcheggi rosa a Monza? Ecco la proposta di Paolo Piffer

Anche le strade di Monza saranno colorate di rosa. Così auspica il consigliere di CambiaMonza Paolo Piffer che nel corso dell’assemblea cittadina ha presentato una un’interpellanza sulla possibilità di creare dei parcheggi da riservare alle mamme in dolce attesa.
Anche le strade di Monza saranno colorate di rosa. O almeno così auspica il consigliere comunale di CambiaMonza Paolo Piffer che nel corso dell’assemblea cittadina ha presentato un’interpellanza sulla possibilità di creare dei parcheggi ad hoc da riservare alle mamme in dolce attesa.
Il codice della strada non prevede alcuna norma che obblighi al rispetto della “sosta speciale”, a prevalere nel caso in cui la proposta dovesse trovare accoglimento ed essere realizzata, sarà dunque il senso civico dei monzesi e di chi parcheggerà la propria auto in città.
«Premesso che parcheggiare l’auto oggi nella nostra città risulta un’impresa e quasi mai economica, per tutti i cittadini e considerate le difficoltà aggiunte che le donne durante la gravidanza incontrano nell’assolvere ai loro impegni lavorativi e di gestione familiare chiedo al sindaco e all’assessore di competenza di studiare un intervento che agevoli tali soggetti riservando delle aree di parcheggio gratuite in prossimità dei più importanti servizi pubblici, e non, della città – spiega Piffer -. Delimitate da strisce rosa le future mamme interessate potrebbero richiedere al Comune un contrassegno da esporre nell’auto, contrassegno che verrà rilasciato dopo gli accertamenti del caso.
Farmacie, ospedali, consultori, asili, poste: questi alcuni dei luoghi pensati dal capogruppo di CambiaMonza. La proposta è piaciuta all’assessore alla Sicurezza Paolo Confalonieri che ha così commentato: «Con il comandante della Polizia Locale intendo valutare la fattibilità o meno della proposta avanzata dal consigliere Piffer per non incappare in eventuali intoppi. Trovo l’idea interessante e rilancia con una nuova proposta: oltre ai parcheggi per le nuove mamme si potrebbe pensare a delle soste da riservare alle famiglie numerose».