Politica

Monza. Nuovo regolamento: Mandelli (Forza Italia) rischia di perdere la poltrona

Sei assenteista? Scatta la decadenza. Questo è quanto prevederebbe, se andasse in porto, l'ultima bozza del nuovo statuto del consiglio comunale di Monza.

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Sei assenteista? Scatta la decadenza. Questo è quanto prevederebbe, se andasse in porto, l’ultima bozza del nuovo statuto del consiglio comunale di Monza.
Primo della lista a rischiare il posto nel parlamentino cittadino sarebbe Andrea Mandelli, Forza Italia (ex Pdl) che, da quando ha assunto l’incarico di senatore in quel di Roma, nella vecchia cara città di Teodolinda fa sentire la sua mancanza. La bozza originale dell’emendamento presentata in Aula dal consigliere Laura Morasso, Gruppo Città Persone – Lista civica Faglia, chiede infatti che i consiglieri che dovessero assentarsi dalle sedute per cinque volti vengano sollevati dal loro ruolo.  «Questa regola vige già nello statuto ufficiale – spiega il consigliere del Pd , Marco Lamperti – C’è però da sottolineare come in presenza di assenze giustificate la decadenza non sussista». In altre parole, è necessario presentare la dovuta documentazione affinchè ognuno mantenga saldo il proprio posto.
I riflettori sul “farmacista parlamentare” si erano già accesi il maggio scorso quando, il consigliere del Movimento 5 Stelle Gianmarco Novi chiese alla giunta di porre fine “ai doppi incarichi”. Oggi come allora Forza Italia, al tempo ancora Pdl, fa quadrato intorno al suo uomo sottolineando il valore aggiunto che Andrea Mandelli apporta al consiglio comunale (è inoltre da dire che il senatore Mandelli non percepisce il gettone di presenza in comune).
Domenico Riga, capogruppo di FI, poi sottolinea come nel caso del senatore si tratti di “leggittimo impedimento” : «Andrea Mandelli e coloro che rivestono un doppio incarico non possono essere paragonati a chi compie assenze ingiustificate. È necessario esaminare la situazione e avanzare delle proposte in fatto di termini di decadenza ma sempre nel pieno rispetto delle normative nazionali vigenti che regolano la situazione. I cittadini sanno bene quali sono gli impegni che ogni giorno affrontiamo, siamo in mezzo alla gente e sono consapevoli che siamo a contatto con i problemi del territoio quotiadianamente».  In casa Pd, invece, propongono l’ipotesi della “censura”: una sottolineatura pubblica al consigliere assente. Sarà poi l’elettorato a giudicare dopo 5 anni se sarà a o meno il caso di confermargli la fiducia alle urne.
Nell’ipotesi in cui Andrea Mandelli salutasse il consiglio comunale farebbe il suo ritorno nel palazzo di piazza Trento Andrea Arbizzoni: volto noto ai monzesi nella passata giunta Mariani, la sua investitura spalancherebbe ufficialmente le porte al neo partito abbracciato “Fratelli d’Italia“. Per sapere come andrà a finire se dovrà attendere l’approvazione finale del regolamento dell’Assise.

 

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