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Stadio Brianteo assediato dalle forze dell’ordine, ma alla partita non c’è nessuno

Un enorme spiegamento di forze dell’ordine: è quello che molti monzesi avranno notato oggi tra le ore 14 e le 18 intorno allo stadio Brianteo. Il motivo? La partita di calcio valevole per la Coppa Italia Lega Pro tra il Monza e l’Albinoleffe.

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Un enorme spiegamento di forze dell’ordine: è quello che molti monzesi avranno notato ieri tra le ore 14 e le 18 intorno allo stadio Brianteo. Il motivo? La partita di calcio valevole per la Coppa Italia Lega Pro tra il Monza e l’Albinoleffe.
A tenere a bada 104 spettatori paganti, perlopiù pensionati, sono stati mobilitati decine di uomini in uniforme per complessive tre camionette (due dei carabinieri e una della polizia) e otto automobili (cinque “pantere”, due “gazzelle” e un veicolo della polizia locale). Ma forse nel conto ce n’è sfuggita qualcuna, che magari era di perlustrazione in zona. Una mossa di qualche “papavero” agli ululati razzisti di domenica scorsa partiti da tre o quattro decine di ragazzi della curva Sud in occasione di Monza-Rimini.
polizia-113-centro-monza-mbDentro al Brianteo, però, ieri c’erano poche anime. In curva si sono contati 18 spettatori, di cui ultrà forse la metà. Nessuno di loro si è lanciato in cori, neanche d’incitamento alla squadra, per tutta la partita.
Dal punto di vista disciplinare, comunque, il Monza non è stato trattato come l’Inter, il Milan e la Lazio. Un giornalista di Panorama ha praticamente invitato la Federcalcio a ricorrere contro la decisione del Giudice sportivo di sanzionare il Monza solo con un’ammenda di 9mila euro e non con la chiusura della curva Sud perché sarebbe stato commesso un errore nell’applicazione del Codice di giustizia sportiva. Un codice che sarebbe stato applicato sulla base dei regolamenti della scorsa stagione, graziando una società che sul fronte della lotta al razzismo ha investito più di qualunque altro club. Ricordiamo, infatti, che oltre ad aver rinunciato al “main sponsor” sulla maglia (donata anche al ministro dell’Integrazione, Cécile Kyenge) per pubblicizzare il “claim” Stop Racism, l’equivalente italiano di Basta Razzismo, il costruttore britannico contro la discriminazione ha fatto affiggere in città numerosi volantini e ha pubblicizzato alcuni autobus di linea, senza contare il maximanifesto che campeggia in una zona trafficata di Milano e le pagine comprate su importanti quotidiani nazionali.
asta-sala-stampa-stadio-brianteo-mbPer chiudere col tema del razzismo, segnaliamo quanto dichiarato dall’allenatore Antonino Asta e dall’attaccante Riccardo Ravasi al termine della partita di oggi (di ieri, ndr), vinta dai biancorossi per 3-2 contro una squadra di categoria superiore. Per il 43enne tecnico originario di Alcamo “il fatto di Monza ha avuto risalto mediatico per via della scritta sulla maglia che indossano i ragazzi. Io voglio sdrammatizzare: per me fare il verso ‘uhu’ a un giocatore di colore è come fischiare un giocatore di altra razza”. Per il 19enne brianzolo “gli ululati non va bene farli, ma noi calciatori i fischi dobbiamo accettarli”.
La PARTITA – A proposito della partita, sia Asta che l’allenatore avversario Armando Madonna hanno dato spazio alle seconde linee. Per il Monza sono stati tenuti a riposo Castelli, Zullo, Vita, Sinigaglia e Fisher, mentre Gasbarroni è in terapia di recupero da problemi fisici vari e Anghileri ha scontato la giornata di squalifica ereditata dalla precedente edizione. Queste le novità in campo: tra i pali ha giocato il terzo portiere Chimini, in difesa a sinistra l’inglese Anderson e in mezzo è stato arretrato Valagussa (che ha firmato il secondo gol, al 6’ del secondo tempo), a centrocampo hanno giostrato Santonocito e Calliari (era da sei mesi che non iniziava una partita ufficiale), sulla tre quarti ha folleggiato Candido (protagonista di una partita stupenda) e in attacco si sono sfogati Ravasi e Finotto, autori rispettivamente della prima e della terza rete (al 42’ del primo tempo e al 22’ del secondo). Da segnalare l’ingresso sul terreno di gioco nell’ultimo quarto di partita del promettentissimo 16enne Pessina e dell’inglese Bell. Per i seriani sono andati a segno l’ex biancorosso Viola e Girasole, due fior di giocatori (non è solo una battuta), rispettivamente al 12’ e al 43’ della ripresa.
Calcio-Monza-esultanza-mbIn sala stampa Ravasi era fiero della sua prestazione e di quella della squadra: “Sono molto soddisfatto di come ho giocato, considerando anche che prima della partita mi son fatto imbottire di medicinali per non sentire il torcicollo. L’enorme concorrenza che c’è in attacco mi ha stimolato”.
Anche Asta era contento: “La vittoria fa sempre morale e oggi (ieri, ndr)ho visto trame belle e giocate importanti. È stata la dimostrazione che è il campionato che ci innervosisce. Domenica prossima contro il Bra mi piacerebbe vedere il Monza con la mente libera, che si diverte come oggi (ieri, ndr). Non avevo dubbi che i ragazzi avrebbero onorato la Coppa Italia Lega Pro, anche perché dovevano dare il massimo per cercare di conquistarsi un posto importante nelle gerarchie della squadra. Candido e Ravasi hanno disputato una gara eccezionale, ma anche gli altri hanno fatto bene. Pessina? Gioca perché merita: ha personalità. Gasbarroni? È difficile che recuperi per domenica”.
Per quanto riguarda la Coppa Italia Lega Pro il Monza, dopo aver eliminato l’Albinoleffe, tornerà in campo mercoledì 23 ottobre contro il Renate in sede da stabilire per sorteggio (comunque in provincia). La curiosità è che gli avversari sono allenati da Simone Boldini, tecnico di Asta quando giocava nel Monza. “Dovrò affrontare la squadra del mio ‘ maestro’. Non potrò non farlo vincere” ha scherzato “Tonino” uscendo dalla sala stampa. Queste sono le storie di sport che vorremmo raccontare sempre.
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