Attualità

Mario Barzaghi si difende: «Sono uomo del “fare” vittima di uno scempio mediatico»

Il caso "Barzaghi" intervistato da Fabrizio Gatti dell'Espresso. Le accuse di collusione con la Camorra che mandano in bestia il patron della Effebiquattro e un video che fa il giro dell'Italia. Sei mesi dopo l'imprenditore si difende e nega ogni legame con la malavita.

mario barzaghi -conferenza stampa-sua difesa con Raffele della Valle-2

Completamente estraneo a qualsiasi accusa di essere amico dei camorristi e di aver sequestrato il giornalista Fabrizio Gatti dell’Espresso durante un’intervista. Questa la difesa di Mario Barzaghi, titolare della Effebiquattro di Seregno che, venerdì scorso, ha indetto una conferenza stampa in azienda con i suoi legali.

«La società non c’entra nulla in questa vicenda eppure a causa di quello scempio mediatico le banche ci stanno chiudendo le porte».
Barzaghi in una strenua difesa del suo operato ha tenuto a precisare la sua posizione di assoluta estraneità ai sospetti, carte e visure storiche alla mano, e a precisare che non ci sarebbero indagini su di lui in Procura.

«Sono uomo del “fare” vittima di uno scempio mediatico – ha spiegato Barzaghi – Non faccio compromessi o macchinazioni, chi mi conosce lo sa». Ha poi spiegato quali siano stati i suoi rapporti con la società “in odore di camorra” secondo le ipotesi della Procura di Santa Maria Capua Vetere e del giornalista dell’Espresso.
«Quando la società di cui ero socio, la +Energy, si è messa in affari con la Simec, abbiamo fatto tutti controlli previsti dalla legge e la società con sede a Cesano Maderno è risultata a posto. Nel 2012 la Simec ha cambiato sede e si è trasferita in Campania, ma noi avevamo già chiuso i rapporti nel 2011 – infine Barzaghi ha chiosato – Sono uno che fa “economia”, non faccio il furbo di lavoro. E dopo quell’intervista io e la mia famiglia abbiamo vissuto l’inferno perché a Seregno siamo conosciuti e tutti ci additavano come quelli che si mettono coi Camorristi. Niente di più falso».

La vicenda era iniziata il 18 aprile 2013 quando Fabrizio Gatti inviato dell’Espresso si era recato in azienda da Barzaghi per intervistarlo in merito alle  indagini che vedevano l’imprenditore brianzolo coinvolto con  la  +Energy  (di cui era socio al 20%), impegnata nel settore fotovoltaico. Insieme a Barsaghi a fare affari con la Simec c’erano la compagna del sindaco di Seregno Giacinto Mariani e la madre dell’ex capitano dei carabinieri, Luigi Spenga (trasferito a Genova dopo il presunto scandalo). Nello stesso periodo la Simec era stata sequestrata dalla procura antimafia campana perché riconducibile a noti personaggi considerati prestanome della Camorra. Durante l’intervista di Gatti, mandata in video su you tube, l’imprenditore aveva reagito in modo brusco alle domande e aveva trattenuto per un’ora nei suoi uffici il giornalista. Minuti lunghi, pesanti, in cui volarono persino minacce. Da qui la denuncia presentata a Monza da Gatti per sequestro di persona. Il video realizzato fece il giro della rete e fu ripreso dalle tv… Per Barzaghi “uno scempio mediatico” che lo portò pochi giorni dopo a lasciare la carica di vicepresidente di Confindustria Monza e Brianza. .

«A carico di Mario Barzaghi al momento non c’è nessuna indagine in corso, e la “Effebiquattro” non c’entra nulla – ci ha tenuto a precisare il titolare – Perché il momento è  difficile e a causa di questa vicenda già due banche hanno chiuso i rapporti con noi». Barzaghi attraverso i suoi legali ha querelato per diffamazione Fabrizio Gatti* (circa la correttezza di questa affermazione, rimandiamo il lettore in calce all’articolo invitandolo a leggere la rettifica giunta in data 18.10.13).

—————————————————————–

Rettifica del 18.10.13: La Effebiquattro spa intende precisare quanto segue in merito all’ articolo apparso il 14 ottobre 2013 relativo alla conferenza stampa indetta lo scorso 11 ottobre 2013 dal cav. Mario Barzaghi, patron di Effebiquattro.

Né il cav. Barzaghi, né Effebiquattro hanno querelato il dott. Gatti per diffamazione, vero è invece che hanno conferito incarico all’avv. Paolo Lesma di Seveso di intraprendere ogni più opportuna azione in sede civile nei confronti sia del giornalista Gatti, sia della testata L’Espresso, per il risarcimento dei danni subiti in conseguenza dell’illegittimo comportamento tenuto dal giornalista e attualmente è in fase di esecuzione il tentativo di conciliazione obbligatorio prima dell’instaurazione del giudizio civile.

 

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta