Opinioni

Razzismo? Sì anche, ma quello che manca in Brianza è il rispetto

Gli eventi che sono accaduti a Monza e in Brianza questa settimana, dalla vista del ministro Kyenge, al dono della maglia del Monza che rinuncia allo sponsor per mettere la scritta “Stop racism”, alle due gravi aggressioni che hanno subito due donne, mi hanno fatto riflettere...

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Gli eventi che sono accaduti a Monza e in Brianza questa settimana, dalla vista del ministro Kyenge, al dono della maglia del Monza che rinuncia allo sponsor per mettere la scritta “Stop racism”, alle due gravi aggressioni che hanno subito due donne, mi hanno fatto riflettere sul fatto che in Brianza bisogna parlare di più di rispetto.

Per quello che vedo in Brianza non ci sono pesanti attacchi razzisti, c’è semmai un processo di integrazione che a fatica avanza, ma quello che oggi più mi preoccupa è scoprire che c’è un uomo che con un morso stacca l’orecchio della donna con cui avrebbe voluto passare i giorni della sua vita. Che da quando è scattato il nuovo decreto legge “contro la violenza di genere”, in Brianza è già stato applicato.

Ben vengano le iniziative per migliorare l’integrazione che a mi giudizio devono avvenire in maniera misurata e progressiva, e i brianzoli in quanto ad accoglienza e generosità non sono secondi a nessuno, ma attenzione a non perdere di vista quei momenti drammatici all’interno della nostra società che sono la spia di un clima sociale pericoloso per la crescita serena della società stessa.

Oggi credo che la lotta la razzismo debba andare a braccetto con l’idea che se non abbiamo più rispetto dell’altro, dalla moglie, alla compagna fino al rispetto che ci deve essere tra figli e genitori o viceversa, rischiamo di avere grandi parate, gente che si riempie la bocca di parole dentro a convegni mentre fuori la società è sempre più sterile.

 

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