Attualità

Duomo, cappella di Teodolinda: dopo quattro anni il restauro è agli sgoccioli

Fondazione Gaiani, che ha promosso l'intervento di recupero, ha organizzato un convegno per fare il punto. L'operazione dovrebbe essere conclusa entro luglio 2014

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Vedono finalmente il traguardo i lavori di restauro della cappella di Teodolina in Duomo. Dopo quattro anni di lavori, Fondazione Gaiani, promotrice dell’operazione di recupero, ha convocato oggi un convegno per fare il punto della situazione. Il restauro, condotto dalla società Anna Lucchini Restauri srl, è arrivato agli sgoccioli. Il ciclo di pitture realizzate dagli Zavattari che illustrano scene di vita della regina longobarda è al rush finale. Salvo in intoppi, sempre dietro l’angolo in progetti come questo, l’ultimazione dell’intervento è prevista entro giugno – luglio del prossimo anno: il grosso è stato fatto e all’appello manca il restauro pittorico.

“E’ stato molto impegnativo – ha commentato Anna Lucchini, coordinatrice del restauro -. Forse l’intervento più impegnativo della mia carriera”. La cappella attendeva di essere rimessa a nuovo da 50 anni. Quando Anna Lucchini quattro anni fa iniziò a esaminare la situazione per capire lo stato di degrado trovò una situazione decisamente critica. Tanto critica da mettere addirittura a serio rischio la tenuta di tutta l’opera realizzata fra il 1.444 e il 1.446. Complessivamente, le opere di restauro cui è stata sottoposta la cappella sono sette: la prima nel 1.489, l’ultima nel 1960. E non tutte, fra l’altro, hanno effettivamente portato dei benefici. Basti dire che per il consolidamento, in passato, è stato utilizzato addirittura del cemento e che sono stati individuate circa 15 diverse “mani” di pittura.

“Oggi siamo nella fase conclusiva dei lavori – ha commentato Franco Gaiani, presidente della Fondazione – e l’impegno profuso dalla restauratrice, dall’intera equipe scientifica, dal supporto delle Sovrintendenze, dal comitato tecnico e scientifico e dagli sponsor, conferma quanto è possibile fare per l’arte e per il patrimonio culturale, che è di tutti. Sono convinto che le scoperte e i risultati ottenuti siano un contributo per mettere in sicurezza e valorizzare altri siti d’arte”. Nell’intervento di restauro sono stati coinvolti diversi soggetti fra cui Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e la Sovrintendenza di Milano.

Foto © Museo e Tesoro del Duomo di Monza

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