Politica

Comitato Beni Comuni unito al M5S? “Così non sono autonomi”, parola di Scanagatti

E' polemica tra il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, e il Movimento 5 Stelle e il Comitato Beni Comuni. L'oggetto del contendere? L' accusa di “assenza di autonomia” e la “subalternità del Comitato Beni Comuni” al Movimento 5 Stelle”.

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Ricordate il ricorso al Tar presentato dal Comitato Beni Comuni e dal Movimento Cinque Stelle riguardo al presunto affidamento illegittimo della gestione dell’acqua a Brianzacque? Ebbe sull’argomento il sindaco Roberto Scanagatti alle richieste di chiarimenti da parte dei consiglieri grillini a Monza ha ammesso pubblicamente che in questo caso il Comitato beni Comuni si è sottomesso al Movimento di Grillo e che quindi sarebbe necessario “riconsiderare il livello di autonomia del Comitato poiché questa “commistione tra parte politica e società civile è sintomo di “assenza di autonomia” e di “subalternità del Comitato” al Movimento 5 Stelle”. Parole che hanno suscitato l’accesa risposta dei rappresentanti del Comitato.

«Il nostro scopo è quello di consentire ai cittadini di esprimersi sui beni comuni dei quali, alla comunità, non può essere sottratto il godimento e la possibilità di partecipare alla loro gestione; che la gestione di ciò che è riconosciuto come bene comune deve essere attuata nel suo pieno rispetto e con la massima trasparenza; che a tal fine il Comitato ripudia qualsiasi forma di illegalità e di illegittimità ad essi collegata – hanno spiegato – Ma per il Sindaco, il fatto che il Movimento 5 Stelle abbia sostenuto la battaglia per la legalità nella gestione dell’acqua brianzola, portata avanti dal Comitato già da prima che si celebrassero i referendum e già da prima che il Movimento 5 Stelle fosse rappresentato nel Consiglio comunale di Monza, è da considerare come un disvalore; per noi risulta abbastanza fastidioso che il Sindaco sprechi il suo tempo in Consiglio comunale per impartire lezioni di indipendenza tra comitati, movimenti e partiti, quando la città è afflitta da gravissimi problemi quali il traffico, l’inquinamento, la bolletta per lo smaltimento dei rifiuti (la più alta di tutta la regione Lombardia con i suoi 22 milioni di euro annui a fronte di risultati assai modesti nella raccolta differenziata). Non sarebbe più serio e produttivo affrontare queste problematiche, cercando di individuare i motivi che hanno impedito di mantenere quanto promesso nella sua fortunata campagna elettorale, durante la quale vennero addirittura concepiti i cosiddetti cantieri della partecipazione?»

Nel suo discorso il sindaco ha parlato in modo negativo delle “cinghie di trasmissione” tra partito e comitato. Sembra strano visto che da sempre il Pd ha vantato stretti legami, cinghie insomma tra sindacato, cooperative, associazioni dei consumatori, comitati di vario genere. Lo stesso Scanagatti, giustamente, quando era all’opposizione e non solo, è sempre stato attento alle richieste di Comitati come quello di Sant’Albino e ha portato avanti battaglie anche importanti insieme a Comitati come quello per il Parco ad esempio. Insomma non è mai stato un male, anzi, che il partito lottasse per migliorare le cose insieme ai soggetti impegnati nella società civile … soprattutto quelli che poi diventano bacino di voti in campagna elettorale. Magari.

 

 

 

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