Economia

In tempi di crisi decolla il mercato dell’usato

Dai capi di abbigliamento second-hand per bimbi a quello per sportivi, passando per il recupero e l'assemblaggio di materiale per creazioni artistiche: veri e propri centri dell’usato, quasi moderni rigattieri, che raccolgono e vendono di tutto.

mercato5

Dai capi di abbigliamento second-hand per bimbi a quello per sportivi, passando per il recupero e l’assemblaggio di materiale per creazioni artistiche: veri e propri centri dell’usato, quasi moderni rigattieri, che raccolgono e vendono di tutto. Una passione diffusa in tutto il Paese e che, in tempi di crisi, si traduce con una sola parola “risparmio”.

Il mercato dell’usato in Italia conta oltre 3.200 esercizi commerciali. Leader tra le regioni la Lombardia (517 imprese attive, 15,7% del peso sul totale nazionale) davanti al Lazio (430, 13,1%) e alla Toscana (386 imprese, 11,8% sul totale). Tra le province, Roma è in testa (11,3% del totale nazionale del settore usato), seguita da Milano (7,3%) e Napoli (6%). Torino è quarta.

Il settore che in termini assoluti conta più imprese è quello del mobile usato e degli oggetti di antiquariato (52,9% del totale, 1.738 imprese attive), seguito dal settore indumenti e altri oggetti usati (29,9% del totale, 980 imprese) che è anche quello che fa registrare la crescita più significativa nell’ultimo anno, +14,2%. La Lombardia guida la classifica in quello relativo ad oggetti e vestiti usati (177 imprese). Tra le prime dieci province per numero di imprese, spetta a Brescia il compito di far registrare la crescita maggiore, con un +11,8% rispetto all’anno precedente. Questo è quanto erge da un’indagine della Camera di commercio di Milano su dati del registro delle imprese al primo trimestre 2013 e 2012.

 

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
Più informazioni
commenta