Il Grignone balneare e il ghiaccio nel buio, “perle” per chi ama la montagna

D'estate la Grigna si svela completamente agli appassionati della natura e della montagna, mostra grotte, fossili e i mestieri della montagna ancora vivi nel Parco Regionale della Grigna Settentrionale.

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D’estate la Grigna si svela completamente agli appassionati della natura e della montagna, mostra grotte, fossili e i mestieri della montagna ancora vivi nel Parco Regionale della Grigna Settentrionale. Bellezze e tesori vicini da conoscere e sperimentare in prima persona. Un tuffo dove l’orizzonte non è chiuso da edifici e strade asfaltate e i suoni del vento e della terra sovrastano quelli provocati dalle attività dell’uomo.

stambecchiNeanche avesse una macchina del tempo, “Il piacere di scoprire un’estate con il parco” per il secondo anno consecutivo ci prende per mano e ci porta nel cuore delle Prealpi orobiche facendoci entrare nel paleolitico, quando la Grigna era probabilmente un’isola. E poi ci fa sprofondare in perfetta sicurezza nella grotta del Moncodeno, speleologi per un giorno assieme alle guide, racchiusi nelle viscere della montagna ad esplorare ghiacciai nel buio. Un calendario completato da trekking giornalieri che addestrano l’occhio a riconoscere quelle pietre e formazioni rocciose che il nostro sguardo coglie da vicino e cattura nei panorami.

Piena di sorprese e di proposte ogni giorno, l’iniziativa della Comunità Montana della Valsassina, Valvarrone, Val d’Esino e Riviera si prepara a replicare il successo della scorsa edizione. Nella prima settimana appena conclusa, dedicata ai più piccoli con l’immersione didattica nella natura e nella vita in malga, ci è già riuscita duplicando i partecipanti.

Allestito dal parco, il calendario presenta alcune curiosità come “I fossili del Grignone, c’era una volta il mare”, serata affidata ad Andrea Tintori, ordinario di Paleontologia dell’Università degli Studi di Milano per raccontare della Grigna, del suo mare che non era neppure in Lombardia (il 12 agosto a Esino Lario, edificio Asilo, replica il 14 agosto a Barzio, sala civica).

fossili-grignoneUna volta appreso tutto sulla preistoria della Grigna, sempre accompagnati da Tintori ci si sposta sul campo, nei luoghi dei continui ritrovamenti. L’escursione ‘Percorso geologico, paleontologico del Pialeral’ è prevista il 17 agosto, partenza alle 8 e mezza dalla piana di Barzio, località Pratobuscante. Successivamente l’attenzione passerà alle pietre e alla conformazione della montagna attraverso il trekking ‘A spasso nella geologia delle Grigne’ guidati dalla geologa Sabrina Iannaccone, il 19 e 27 agosto, 1 e 6 settembre, ritrovo al colle di Balisio (Ballabio) al Tamoil.

Il segreto mondo del Moncodeno non ha misteri per Stefano Turri, che lo ha studiato fin dalla propria tesi di laurea. Di grotte e di ghiacci deposti nel buio sotterraneo del Grignone parlerà durante l’incontro preparatorio alla visita, conferenza che si terrà sia a Cremeno il 9 agosto (alle 21, piazza Europa) sia a Pasturo (medesima ora, sala dell’Oratorio) il 13 agosto.

Finalmente il 16 agosto, muniti di scarponi e imbragati, si scende in quel fantastico ambiente solitamente conosciuto e ammirato solo dagli speleologi. Qui invece sarà attività a portata di tutti, ragazzini compresi. Partenza da Vò di Moncodeno nel comune di Esino Lario alle 8 e trenta. Spostiamoci sul lago, esattamente sul fascinoso Sentiero del Viandante a mezza costa, per conoscere le piante e la fauna tipica della sponda orientale del lago di Como: quattro passi nella luce e all’aria aperta assieme alla naturalista Emma Fratus il 23, 24, 28, 29 agosto; in settembre il 12, 13, 19, 20, 26 e 27, partenza dalla stazione ferroviaria di Bellano.

parco-regionale-grigna-settentrionaleAlla Sagra delle Sagre dal 10 al 18 agosto il parco allestisce una mostra paleontologica e alcuni laboratori didattici.

Poi a settembre l’ente celebra un prodotto agricolo, esclusivo del territorio: la patata bianca di Esino. Lo fa durante il weekend del 14 e 15 settembre con la ‘Tartifolfest’. Il nome, in dialetto, parla la lingua dei nonni a sottolineare una tradizione radicata, ricordando i tempi in cui la patata era il tubero per eccellenza, alimento indispensabile sulle tavole di chi viveva di economia di montagna.

A proposito di riti provenienti da lontano nel tempo, dal 27 al 29 settembre le Manifestazioni zootecniche valsassinesi offriranno un contatto vero tra chi ormai vive rinchiuso nei centri urbani e gli allevatori, anche attraverso degustazioni e con i laboratori didattici.

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