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Movimento 5 Stelle: “MM1 Monza – Bettola: vedrà Expo?”

Futuro incerto per i lavori della MM1 Monza-Bettola. A portare alla luce questa ipotesi è il consigliere del Movimento 5 Stelle, Nicola Fuggetta.

metro-treno

Futuro incerto per i lavori della MM1 Monza-Bettola. A portare alla luce questa ipotesi è il consigliere del Movimento 5 Stelle, Nicola Fuggetta: «Nel corso di una commissione sul bilancio tenutasi qualche giorno fa, è emerso come il prolungamento della linea metropolitana M1 non sarà completato in tempo utile per Expo». Una possibilità, questa, che se dovesse essere confermata aumenterebbe l’attesa su di un progetto che la città auspica da oltre 30 anni.

A smorzare i toni, però, è l’assessore alla mobilità Paolo Confalonieri: «I lavori nel tratto monzese vanno avanti. Entro la fine del mese si terrà una riunione tecnica alla quale parteciperanno tutti gli enti coinvolti, compreso il comune di Monza: solo allora potremmo stabilire con certezza se i lavori termineranno o meno per l’inizio di Expo».

Condizionale quanto mai d’obbligo, dunque, a detta dell’assessore che sottolinea: «Monza- Bettola non è strategica per Expo bensì per la città indipendentemente dalla manifestazione fieristica. È nostro interesse dunque che i lavori procedano senza intoppi e che le tempistiche vengano rispettate. Per quanto riguarda Expo è fondamentale garantire i collegamenti e questo non sarà un problema dato il piano di trasporti ferroviario già messo in atto».

IL PROGETTO – Quello della linea 1 è un prolungamento atteso da oltre 30. Se ne parla dal 1992, ma risale all’anno successivo la firma sull’originario protocollo d’intesa. 1,8 chilometri di binari interrati, due nuove stazioni “Sesto Restellone” e “Monza-Bettola”, un parcheggio da 2.500 posti auto, il tutto per un costo complessivo di 206 milioni di euro. Un’opera urbanistica di spessore: la nuova M1 ha la stessa capacità di carico della linea gialla per Maciachini-Comasina. Sono oltre 14 mila passeggeri all’ora che dall’hinterland potranno confluire verso il capoluogo meneghino e viceversa. L’opera rientra nel masterplan di sviluppo delle reti metropolitane pensate per “alleggerire la pressione del traffico e offrire ai pendolari spostamenti ecologici, con tempi inferiori”.

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