
Conclusa la fase sperimentale del servizio di Bike Sharing ospitato nel comune di Vimercate, la Provincia tira un primo bilancio: se il servizio si è rivelato fra i più innovativi in circolazione, c’è stato di contro un basso utilizzo delle biciclette a pedalata assistita, anche a causa di alcune variabili esterne.
Conclusa la fase sperimentale del servizio di Bike Sharing ospitato nel comune di Vimercate, la Provincia tira un primo bilancio: se il servizio si è rivelato fra i più innovativi in circolazione, c’è stato di contro un basso utilizzo delle biciclette a pedalata assistita, anche a causa di alcune variabili esterne.
Prima fra tutte è stata l’interruzione della pista ciclabile fra il centro del paese e la zona Torri Bianche a causa dei lavori per la realizzazione della variante Sp2 Monza-Trezzo. Data la presenza delle pensiline sia in piazza Marconi che al centro Torri Bianche sarebbe stato molto più utilizzato il servizio se vi fosse stato un collegamento adeguato: il percorso è stato infatti deviato su Santa Maria Molgora portando non poche difficoltà a tutti gli utenti. Altro problema sono stati gli atti vandalici che hanno colpito la pensilina di piazza Marconi e le sue biciclette.
In totale sono stati 62 gli utenti che si sono registrati e hanno utilizzato la tessera magnetica utile per sbloccare le biciclette progettate e equipaggiate da diverse aziende facenti parte del Green e High Tech, che ha portato avanti il progetto. Di questi il 35% è pensionato, il 5% studente, mentre la restante parte – circa il 60% – è lavoratore.
La terza pensilina è stata invece posizionata al nuovo Ospedale ed è stata sicuramente più utilizzata, grazie anche alla nuova pista ciclabile realizzata lungo il percorso la scorsa estate.
La vera rivoluzione potrebbe però arrivare nei prossimi mesi, dopo la valutazione degli aspetti negativi e positivi di questa sperimentazione:
“Dopo questa sperimentazione che direi positiva ci apprestiamo ora a portare a livello provinciale il progetto – afferma l’assessore alla Mobilità Francesco Giordano – il progetto che avrà una commistione tra pubblico e privato dovrà essere conclusa entro il 2014, prima della scadenza del nostro mandato provinciale. Credo che si possa instaurare anche un dialogo con il capoluogo per creare un unico grande progetto di Monza e Brianza facendo tesoro dei dati ricevuti in questi mesi”.