Opinioni

Movida. Quei 100 passi in più e il tempo ritrovato

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Intervengo al volo sulla questione movida. Mi prenderò un sacco di insulti anche dai miei amici, ma ho un’idea ben precisa: fare due passi in più, magari anche 100, in particolare alla sera non fa male. Sono anche io il primo che quando si reca in centro a Monza per andare a bere una birra con gli amici o infilarmi in qualche ristorantino cerca il parcheggio, ancora un po’, nel ristorante.

Dopo che il parcheggio non l’ho trovato, mi devo adeguare all’idea che quattro vie più in là c’è probabilmente. Perché nessuno ci va, o quasi. Certo sono 10 – 12 minuti a piedi in media e già sento il mugugno di quelli che sono in macchina con me. «Fino a là? Dai mettila qui». Indovinate? In divieto di sosta.

Odio prendere le multe. Non fa piacere a nessuno, mai io è proprio una cosa che non sopporto, così porto l’autovettura tre, quattro vie più in là e poi me la passeggio verso il locale. Ne vale la pena? Perché si risparmiano i soldi della contravvenzione? Anche. Perché con quella passeggiatina mi sono sgranchito le gambe? Anche. Perché mi sono comportato da persona civile? Ebbene sì!

Abbiamo tutti un po’ la cattiva abitudine nel cercare di “inventarci” parcheggi senza considerare il fatto che quel divieto di sosta spesso esiste per ragioni di sicurezza, di facilitazione del transito delle auto o dei pedoni o delle persone con difficoltà.

Estremizziamo: e se per la nostra auto in sosta un pedone è costretto a scendere dal marciapiede ed è investito. Nessuno di noi ci pensa mai ad una conseguenza di questo genere ma non è da escludere. E se per un’auto in divieto di sosta scoppia una lite perché qualche inquilino non riesce ad entrare nel suo palazzo e quello urla e bestemmia e voi gli rispondete e come va a finire?

100 passi più in là avemmo evitato tutto questo e avremmo ritrovato il tempo di divertirci.

La mia proposta concreta si compone di convenzioni tra locali e parcheggi a pagamento (che già in parte esistono) e nel creare delle tariffe speciali (magari il giovedì sera) grazie alle quali i parcheggi a pagamento costino meno. Si sa mai, che anche chi era restio al loro uso, né scopra invece l’utilità. (In tempo di crisi, magari il parcheggio una volta lo pago io, la prossima te?)

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