
Una ferita di striscio. Una lite degenerata in aggressione a mano armata che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. Ha tutte le caratteristiche di un “monito”, l’agguato a colpi di pistola di cui è rimasto vittima martedì scorso R.F., 29 anni di Giussano, gambizzato in un parcheggio di Cesano Maderno. Il movente però, è ancora tutto da ricostruire.
Una ferita di striscio. Una lite degenerata in aggressione a mano armata che avrebbe potuto trasformarsi in tragedia. Ha tutte le caratteristiche di un “monito”, l’agguato a colpi di pistola di cui è rimasto vittima martedì scorso R.F., 29 anni di Giussano, gambizzato in un parcheggio di Cesano Maderno. Il movente però, è ancora tutto da ricostruire.
Nel pomeriggio dello scorso martedì, il giovane stava uscendo dall’agenzia di pratiche auto, nella vita di mestiere rivende auto usate, quando è stato accerchiato da quattro persone con cui ha iniziato una forte discussione. Il diverbio si è concluso con due spari, entrambe esplosi da uno dei presenti alle gambe del commerciante giussanese.
A soccorrerlo ci ha pensato il fratello, che era accanto a lui al momento della sparatoria, ed il 29 enne è arrivato all’Ospedale di Desio in buone condizioni, senza mai arrivare ad essere in pericolo di vita. Sul posto, in via Kennedy a Giussano, sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Desio guidati dal Capitano Cataldo Pantaleo, quelli della tenenza di Cesano Maderno ed il nucleo della scientifica del Gruppo Monza.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i colpi esplosi dagli aggressori potrebbero appartenere ad una calibro 38, ma a dirla tutta saranno le perizie balistiche. Indagini a 360°, nessuna pista esclusa, sebbene l’agguato non sembrebbe essere maturato in ambienti vicini alla criminalità organizzata. Il fascicolo, arrivato in Procura a Monza, è coordinato dal Sostituto Procuratore della Repubblica Salvatore Bellomo.