
È il biologico la frontiera del nuovo lusso a tavola. Secondo le ultime rilevazioni effettuate dalla Camera di commercio per la rilevazione dei prezzi, i prodotti biologici, con un costo superiore in media del 30%, sono diventati i nuovi prodotti di marca, scelti sugli scaffali nonostante i prezzi.
È il biologico la frontiera del nuovo lusso a tavola. Secondo le ultime rilevazioni effettuate dalla Camera di commercio per la rilevazione dei prezzi, i prodotti biologici, con un costo superiore in media del 30%, sono diventati i nuovi prodotti di marca, scelti sugli scaffali nonostante i prezzi.
Una tendenza che si manifesta anche nella crescita delle imprese bio in Lombardia: +59% dal 2007, con 224 negozi di alimenti bio (+21%) e 145 aziende bio con vendita diretta (+150%). L’analisi della Camera ha anche messo in risalto che la spesa meno cara in Lombradia la si può fare a Lecco, mentre è a Monza che vale di più la pena uscire a cena per mangiare una pizza. Il caffé però costa di meno a Milano.
I dati dicono che i prezzi degli alimentari in 12 mesi sono aumentati del 2,4% e che per le famiglie lombarde il carrello costa circa 60 euro in più, un rincaro più contenuto rispetto a quello rilevato lo scorso anno ma che non comunque non basta a iniettare nuova fiducia nei consumatori. A Monza, in particolare, il rincaro della spesa è inferiore alle media lombarda: 50 euro in più su base annua con un carrello che è arrivato a costare 166 euro. Al contrario, Brescia è il capoluogo dove sono state registrati gli aumenti più alti, seguito a poca distanza da Lodi, mentre Cremona la città con gli incrementi più contenuti.