Una proposta destinata a fare discutere. Sicuramente d’impatto. È quella che porta la firma delle associazioni Creda onlus, Legambiente Circolo di Monza, Fiab Monzainbici, Comitato per il Parco, Wwf Lombardia e Legambiente Lombardia onlus, le quali chiedono, con una lettera, al sindaco di Monza e all’assessore competente, Paolo Confalonieri, di chiudere nei giorni feriali viale Cavriga al transito degli autoveicoli, dalle ore 10 alle ore 17, «in via sperimentale, ferma restando la chiusura del sabato e domenica e la chiusura di agosto».
Dunque, l’arteria “verde”, che taglia il polmone verde brianzolo e che unisce Monza a Villasanta, inibita al traffico motorizzato, per «poter godere fino in fondo la bellezza del parco senza pericoli di sorta, rumori fastidiosi e inquinamento da motori», come recita la lettera delle associazioni ambientaliste, che ne intravedono anche la fattibilità, «riteniamo che questo intervento oggi sia possibile perché la SS36 è stata trasferita in galleria. Il nuovo viale potrà attrarre, lungo l’asse A52 e viale delle Industrie, buona parte del traffico con direzione Est-Ovest, e viceversa, che oggi attraversa Monza e il suo Parco».
Provocazione, utopia o ipotesi realizzabile? A risponderci è lo stesso assessore Confalonieri: «Non sono d’accordo. A oggi il viale Cavriga gioca un ruolo importante nella viabilità di Monza, decisivo sull’asse Est-Ovest. Riporto dati oggettivi: su viale Cesare Battisti passano 15mila autovetture al giorno, le stesse che transitavano prima dell’apertura della galleria. Non possiamo portare la città alla congestione per chiudere il viale Cavriga. Se ne potrà riparlare quando avremo la Sp6, il soprassuolo di viale Lombardia ultimato e, soprattutto, dati viabilistici diversi da quelli odierni. Oggi, a maggior ragione, con il Rondò paralizzato e il sottopasso di viale Elvezia non ancora completato, i volumi di traffico forniscono da soli la risposta».
E voi, cosa ne pensate?
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