Commercializzazione delle eco innovazioni: il bando è aperto!

La Commissione europea è di nuovo in campo per sostenere l'ecoinnovazione, che racchiude in sé due aspetti principali: la riduzione dell'impatto ambientale delle nostre società e l'aumento dell'efficienza nell'uso delle risorse. Investire nell'ambito dell'ecoinnovazione risulta più che mai fondamentale oggi, sia per tutelare l'ambiente sia per stimolare una crescita economica europea.


La Commissione europea è di nuovo in campo per sostenere l’ecoinnovazione, che racchiude in sé due aspetti principali: la riduzione dell’impatto ambientale delle nostre società e l’aumento dell’efficienza nell’uso delle risorse. Investire nell’ambito dell’ecoinnovazione risulta più che mai fondamentale oggi, sia per tutelare l’ambiente sia per stimolare una crescita economica europea.

Le ecoinnovazioni hanno un forte potenziale perché possono utilizzare le risorse, sempre più scarse, per arrivare a nuove soluzioni tecnologiche. Per fare un esempio, le ecoinnovazioni possono portare alla scoperta di nuovi combustibili non fossili per le nostre automobili.

L’ecoinnovazione, ormai, non riguarda più le sole imprese verdi, ma è piuttosto diventata trasversale a tutti i settori: è, infatti, soprattutto nelle PMI che nascono nuove soluzioni verdi grazie al lavoro di ricerca e sviluppo svolto nelle imprese stesse. A volte, però, le imprese non sono capaci di implementare queste innovazioni sul mercato a causa della mancanza di fondi.

L’Unione europea, per contribuire all’implementazione di idee sostenibili sul mercato, ha previsto all’interno del suo programma per la Competitività e l’Innovazione (CIP) un fondo di 31,5 milioni di euro. Questo fondo sosterrà le conquiste nell’ambito delle soluzioni verdi, rendendo possibile la commercializzazione di soluzioni ambientali innovative.

Il programma si rivolge in particolare a 5 settori chiave, quali il riciclaggio di materiali, l’acqua, i prodotti sostenibili per l’edilizia, le imprese verdi e il settore alimentare e delle bevande. L’iniziativa cerca, quindi, di minimizzare il divario tra ricerca e mercato, permettendo a prodotti innovativi di essere commercializzati e utilizzati.

Le domande di finanziamento vanno presentate entro il 5 settembre 2013. In palio fondi per i migliori 45 progetti, che apporteranno così un contributo sostanziale per un uso migliore delle risorse naturali europee. Grazie alle passate edizioni di questo programma sono già stati finanziati e avviati 185 progetti, attualmente in corso. Tra questi, per esempio, tecnologie per ottimizzare il riutilizzo di vecchi mattoni nell’edilizia e per produrre calzature in pelle prive di sostanze chimiche nocive.

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