Monza, quando lo sport è portatore di pace: ecco il torneo interetnico

Dal calcio al cricket. Tra il 28 aprile trofeo-della-pace-conferenza-stampa-mb Copiae il 23 giugno allo stadio Ambrosini di Monza, l'UPF (Universal Peace Federation) e l'UISP, Unione Italiana Sport per Tutti, organizzeranno il "Festival interetnico dello sport", manifestazione con l'obiettivo di promuovere la cultura della pace fra giovani di diversa nazionalità.


Dal calcio al cricket. Tra il 28 aprile trofeo-della-pace-conferenza-stampa-mb Copiae il 23 giugno allo stadio Ambrosini di Monza, l’UPF (Universal Peace Federation) e l’UISP, Unione Italiana Sport per Tutti, organizzeranno il “Festival interetnico dello sport”, manifestazione con l’obiettivo di promuovere la cultura della pace fra giovani di diversa nazionalità.

Ora si chiama “Festival interetnico dello sport” ma tutti lo conoscono come il “Trofeo della pace” che per sette edizioni, dal 2003 ad oggi ha appassionato squadre di bengalesi, arabi, italiani, africani, boliviani, ecuadoregni e persino tibetani. In occasione dell’ottava edizione, il comitato organizzativo dell’UPF, guidato da Carlo Chierico, schiererà in campo dieci squadre internazionali per 120 giocatori di calcio a sette, ma darà anche nuova dimensione all’evento. Lunedì 8 aprile nel corso della conferenza stampa di presentazione (a cui le fotografie si riferiscono), testimonial e organizzatori hanno fornito novità e dettagli sull’iniziativa.

In tutto sono 500 gli aderenti previsti dall’UPF per la stagione 2013: oltre al calcio, ci saranno per la prima volta tornei di pallacanestro, pallavolo maschile, pallavolo femminile, calcio a sette per bambini. «L’idea è nata l’anno scorso dall’associazione “Fratelli mussulmani”; sono stati loro a chiedere un torneo di pallavolo per le loro sorelle e amiche – spiega Chierico alla conferenza stampa lunedì 8 aprile – e quest’anno abbiamo accolto altre proposte: i bengalesi per esempio vogliono insegnarci un loro sport tipico, il cricket”. Durante le domeniche sono in programma dimostrazioni di baseball, tennis per disabili mentali e forse persino baseball per non vedenti. «Diventa facile trovare persone di buona volontà quando le si coordina attorno ad un buon ideale» commenta il presidente.

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Tre big dello sport hanno colto il messaggio: Gianfelice Facchetti, attore e regista nonché figlio del calciatore della Nazionale italiana Giacinto, sarà ospite dell’incontro “Etica e valori nello sport” preparato da UPF e UISP l’11 aprile all’Urban Center di Monza, alle ore 21.00. Sul tema della conferenza pubblica interverrà anche Luca Franchini, difensore del Monza, che ha affermato durante la conferenza stampa: «Quando non c’è ossessione per la vittoria, nello sport la pace si crea spontaneamente, oserei dire che sul campo da gioco la parola “integrazione” non serve nemmeno». Al convegno parteciperà come moderatore il nostro direttore, Matteo Speziali, che si è detto onorato di contribuire alla missione dell’UPF.

«Oggi più che mai bisogna mantenere viva la pace interreligiosa e interculturale, il festival interetnico dello sport va in questa direzione da sempre – ma aggiunge l’allenatore di serie A, Mario Beretta – Ho insegnato nelle scuole per tredici anni. Nei confronti dell’educazione sportiva l’Italia fa troppo poco: se il gioco e il movimento insegnano dei valori, allora devono farlo dappertutto, non solo nel volontariato».

 Per ulteriori informazioni sul convegno di giovedì 11 aprile e i tornei della stagione clicca qui.

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