Impianto di autodemolizione: la palla passa al Comune

monza-lavori-impianto-RIFIUTI SPECIALI A S.ALBINO4"Fare chiarezza sulle responsabilità, per non alimentare un brutto clima di sospetti e accuse". Con queste parole il presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi e il neo assessore all'Ambiente Martina Sassoli hanno voluto precisare la posizione della Provincia, dopo le polemiche affiorate nei giorni scorsi, in merito all'impianto di autodemolizioni autorizzato nel 2011 che sta sorgendo in viale delle Industrie a Monza.


monza-lavori-impianto-RIFIUTI SPECIALI A S.ALBINO4“Fare chiarezza sulle responsabilità, per non alimentare un brutto clima di sospetti e accuse”. Con queste parole il presidente della Provincia di Monza e Brianza Dario Allevi e il neo assessore all’Ambiente Martina Sassoli hanno voluto precisare la posizione della Provincia, dopo le polemiche affiorate nei giorni scorsi, in merito all’impianto di autodemolizioni autorizzato nel 2011 che sta sorgendo in viale delle Industrie a Monza.

“La Provincia non ha alcuna responsabilità – ha sottolineato Allevi – e l’unico ente che poteva e può ancora bloccare l’impianto è proprio il Comune: per questo respingiamo al mittente ogni accusa da parte dell’Amministrazione Comunale”.

alleviDalla sede di via Grossi prendono una posizione netta e passano la palla all’amministrazione monzese guidata da Roberto Scanagatti. “L’autorizzazione tecnica per la realizzazione e l’esercizio dell’impianto è stata rilasciata dalla Provincia ai sensi dell’art. 208 del D. L.gs. 152/2006, secondo cui l’approvazione del progetto sostituisce sotto ogni profilo la concessione edilizia comunale. L’iter prevede che gli uffici verifichino la documentazione per poi convocare la conferenza dei servizi, così come è accaduto il 10 febbraio 2011. La procedura si è poi conclusa con la decisione favorevole della conferenza, una volta acquisita e valutata la documentazione integrativa richiesta, tra cui risulta il parere favorevole di ASL e di ARPA”.

scanagatti-roberto-sindaco-monza-mezzo-busto-mbLa replica dal palazzo comunale non si è fatta attendere. Nessuna preoccupazione da parte del primo cittadino monzese, se non nei confronti della città: “Non è certo nostra intenzione scaricare la responsabilità sulla Provincia – ha spiegato Roberto Scanagatti -. Ho ben chiara quale sia la responsabilità dell’amministrazione comunale precedente e stiamo esaminando l’iter per capire come si siano svolti i fatti. È nostro interesse mettere a riparo il territorio dal consumo di suolo agricolo specie se improprio. Carte alla mano bisogna poi capire, se dovessero emergere delle condizioni per cui si possa annullare l’atto, come evitare delle ricadute sulla comunità monzese. Da parte nostra garantiremo il massimo rigore ma al tempo stesso la massima cautela”.

Roberto Scanagatti ha poi precisato: “Per quanto riguarda i rapporti con la Provincia non c’è alcuno spunto polemico né di contrasto. Se nel passato qualcuno ha commesso qualcosa che non andava verrà accertato. Il comune di Monza provvederà a eventuale revoca nel caso dovesse essere accertata illegittimità, il tutto valutando le eventuali ripercussioni”.

Foto: in alto, Dario Allevi
in basso, Roberto Scanagatti

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