L’Italia di corsa per le donne: Di Martino ce l’ha fatta!

ivanadimartino-21voltedonnaIvana Di Martino ce l’ha fatta. Con un passo leggero e il sorriso (oltre a un po’ di commozione) ha corso gli ultimi 21 km (anche un po’ di più) tra Monza e Milano, sabato 27 aprile a conclusione del suo viaggio per l’Italia di corsa.


ivanadimartino-21voltedonnaIvana Di Martino ce l’ha fatta. Con un passo leggero e il sorriso (oltre a un po’ di commozione) ha corso gli ultimi 21 km (anche un po’ di più) tra Monza e Milano, sabato 27 aprile a conclusione del suo viaggio per l’Italia di corsa.

 

Partita da Monza (sua città natale) presso la storica società Forti e Liberi, dopo il saluto del sindaco, ha mosso i primi passi fino ad arrivare puntuale presso la sede della Canottieri Milano “scortata” da un gruppo di amici e runners che si sono uniti a lei, nonostante la pioggia, per gioire di questa impresa.ivanadimartino2-21voltedonn
Ad attenderla la sua famiglia, sostenitori, amici, oltre all’assessora Chiara Bisconti in rappresentanza del Comune di Milano, i medici del Centro Cardiologico Monzino, il presidente della Canottieri Milano che ha fatto gli onori di casa premiando e offrendo un rinfresco a tutti i presenti.
Ivana è stata protagonista a 360° di questo giro d’Italia unico, in cui ha corso per 21,097 km in 21 città diverse, in 21 giorni. Ha corso per coronare un sogno e dare un messaggio di speranza alle donne, sostenendo anche l’associazione Doppia Difesa e condividendone gli obiettivi.
Avventura iniziata il 7 aprile, quando in concomitanza della Milano City Marathon ha affrontato la prima tappa. Poi grazie al camper Laika si è trasferita di città in città accolta da delegazioni più o meno numerose e da un calore significativo ed impagabile.
Ha regalato sorrisi a tutti, ha donato energia e speranza alle donne, a persone e città colpite da eventi importanti: alle cinque terre per l’alluvione del 2011, a Brindisi per ricordare Melissa Bassi, a L’Aquila e Medolla (MO) per ricordare il disastro provocato dal terremoto.
Un’avventura condivisa con tre persone che l’hanno accompagnata nei 21 giorni: Vinicio, grande atleta e “saggio” del gruppo, Gianluca, studente dell’Università degli studi di Milano che svolgerà una tesi su questa impresa sportiva, Roberta, ragazza non udente che si è occupata di realizzare un reportage foto e video.
Anche i medici del Centro Cardiologico Monzino hanno seguito Ivana, monitorando giorno per giorno, attraverso un sistema telematico, tutti i dati cardiaci.
Il supporto a distanza indispensabile del marito Marcello, dei figli e della famiglia. Di chi l’ha aiutata a gestire l’organizzazione del progetto nei vari aspetti.

Tutto è raccontato nel blog www.21voltedonna.it
e sulla pagina facebook www.facebook.com/21voltedonna

 

fonte: ufficio stampa 21voltedonna

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