“China center” ad Agrate. La replica del sindaco Colombo

agrate-ex-area uquifaSembrava essere calato il sipario sulla disputa fra il comune di Agrate Brianza e la provincia di Monza sulla questione "China center", ma non è così. La giunta provinciale guidata da Dario Allevi pochi giorni fa ha presentato ricorso al Tar contro la costruzione del nuovo centro all'ingrosso che sorgerà  sulle ceneri della ex-Uquifa.


agrate-ex-area uquifaSembrava essere calato il sipario sulla disputa fra il comune di Agrate Brianza e la provincia di Monza sulla questione “China center”, ma non è così. La giunta provinciale guidata da Dario Allevi pochi giorni fa ha presentato ricorso al Tar contro la costruzione del nuovo centro all’ingrosso che sorgerà  sulle ceneri della ex-Uquifa.

Una scelta che per il sindaco di Agrate Ezio Colombo è una mera azione politica pilotata dalla Lega Nord.

Per la giunta provinciale i principali problemi derivano dalla sostenibilità dell’attuale strada provinciale Sp 121 a fronte dell’insediamento del nuovo centro. Problemi presentati nei mesi scorsi all’amministrazione di Agrate ma che secondo Allevi non sono stati neanche presi in considerazione dal primo cittadino Colombo.

“La giunta provinciale si ostina a sostenere che ci saranno grossi problemi per la viabilità di quella strada e quindi fa ricorso al Tar – afferma Colombo – secondo me invece siamo davanti ad un mera mossa politica fatta solo per ostruire l’iter di un centro che non è mai piaciuto alla Lega Nord per la presenza di imprenditori cinesi. Con questa mossa la provincia è come se togliesse 840 euro ad ogni cittadino agratese: perchè se dividiamo i 12 milioni di euro di oneri che l’imprenditore pagherà, per il numero di cittadino di Agrate, otteniamo questa cifra. Sistemeremo strade, costruiremo una materna: una proposta così irrinunciabile, che ha visto il consiglio comunale votare in modo unanime la sua approvazione. Ma alla provincia interessa più la battaglia politica orchestrata dalla base leghista brianzola, che il bene dei cittadini di Agrate.”

Per il sindaco di Agrate questa situazione è anche lo specchio dell’Italia, che non riesce ad attirare capitali e nuovi investitori dall’estero: “Come può un imprenditore essere incentivato ad investire nel nostro paese se non ci sono tempi certi per il suo investimento? Una delle poche volte che questo succede ad Agrate, ci troviamo a dover lottare e a perdere tempo contro un’istituzione che invece ci dovrebbe aiutare. Per vent’anni il centrodestra in Regione ha fatto crescere centri commerciali come funghi a pochi chilometri da Agrate e ora solo perchè nasce su un comune amministrato dal centrosinistra e grazie all’investimento per metà di un imprenditore cinese si tenta in tutti i modi di ostacolarlo? Se la provincia di Monza è in grado di fare solo questo, senza mai investire, è meglio che sparisca”.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta