Cancro Primo Aiuto al Rally di Sanremo

cancroprimo-aiuto-rally-sanSulle colline del Ponente Ligure ai primi di aprile sfreccerà una Porsche Carrera 911 RSR con il logo di Cancro Primo Aiuto ben in vista. E' la vettura del valtellinese Lucio Da Zanche, campione italiano di Rally auto storiche, sia del 2011 che del 2012, che ha deciso di diventare testimonial della Onlus brianzola.


cancroprimo-aiuto-rally-sanSulle colline del Ponente Ligure ai primi di aprile sfreccerà una Porsche Carrera 911 RSR con il logo di Cancro Primo Aiuto ben in vista. E’ la vettura del valtellinese Lucio Da Zanche, campione italiano di Rally auto storiche, sia del 2011 che del 2012, che ha deciso di diventare testimonial della Onlus brianzola.

Così, alla prossima edizione del Rally di Sanremo, in programma dal 4 al 6 aprile, ospiterà il marchio di Cancro Primo Aiuto sulla livrea della sua Porsche rossa. La presentazione ufficiale dell’iniziativa si è svolta il 27 marzo al ristorante Saint Georges Premier di Monza.

“Sono contento e onorato di portare il logo di Cancro Primo Aiuto sulla mia vettura a Sanremo – ha dichiarato il campione italiano di Rally auto storiche – Purtroppo ho brutti ricordi legati al cancro che anni fa ha colpito anche mia madre e me l’ha portata via; però ho delle bellissime testimonianze di quanto Cancro Primo Aiuto è riuscita a fare per lei e per la mia famiglia. La situazione economica è difficile – ha concluso il pilota valtellinese – ma se ci sarà un seguito del campionato porterò questo logo anche durante le altre gare perché è davvero emozionante essere testimonial di un’iniziativa così importante”.

“Noi ringraziamo Da Zanche perché ci dà una nuova occasione di abbinare lo sport con la nostra mission che è quella di aiutare gli ammalati – ha sostenuto Flavio Ferrari, amministratore delegato di Cancro Primo Aiuto – Il binomio sport & solidarietà è importante perché permette alla nostra associazione di farsi conoscere sempre di più e quindi essere contattata da persone che hanno bisogno: più famiglie sanno che esistiamo più persone possiamo aiutare”.

L’incontro è stato anche l’occasione per rilanciare l’altra iniziativa che lega l’associazione monzese al mondo dei Rally, il Trofeo Cancro Primo Aiuto – Autotorino. Ne ha parlato Maurizio Acerboni, uno dei promotori del campionato rallystico “Lombardia Ronde Cup”, all’interno del quale si colloca il trofeo, una sorta di “tutti contro tutti” a cui possono partecipare piloti e navigatori: l’iscrizione è a pagamento (in palio ci sono premi di valore) e il ricavato viene destinato a favore della Onlus brianzola.

Infine, si è parlato di una prossima iniziativa che vedrà tra i protagonisti anche l’alpinista Marco Confortola che proprio in questi giorni sta preparando una spedizione per conquistare un altro Ottomila sull’Himalaya. Si tratta di un libro che verrà pronto per il prossimo autunno e che vorrà essere di sostegno a tutti coloro che, purtroppo, scoprono di avere il cancro: conterrà le domande che ogni ammalato si pone e le risposte degli psicologi, le storie di persone che sono riuscite a venirne fuori e l’invito, appunto, dell’alpinista valtellinese a non mollare mai, perché di cancro si può guarire.

 

fonte: ufficio stampa Cancro primo aiuto

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