Silvio Berlusconi e il fratello Paolo, sono stati condannati per la vicenda Unipol/Bnl, rispettivamente ad otto mesi e due anni e mezzo, oltre al rimborso di 80.000 euro a Piero Fassino. Le indagini erano partite dalla pubblicazione di un’intercettazione telefonica del 2005, dove Fassino pronunciò la frase “allora abbiamo una banca”.
“L’ attacco giudiziario spropositato nei confronti del Presidente Berlusconi è ormai un boomerang per quella parte della magistratura che da anni tenta invano di eliminare dalla scena politica un protagonista indiscusso capace di dominare ogni campagna elettorale ed evidentemente imbattibile in modo lecito e democratico. – afferma elena Centemero, onorevole del Pdl eletta a Monza e Brianza – La sentenza Unipol, ultimo atto di questa persecuzione cronica e rabbiosa, è indecente e indegna di un Paese civile”.
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