Vimercate: scuola e lavoro, candidati a confronto in biblioteca
Quasi due ore di dibattito e una discussione molto animata davanti ad una settantina di persone. Questi gli ingredienti della serata organizzata dall’associazione Koinè venerdì 8 alla biblioteca di Vimercate dedicata all’incontro con i candidati dei diversi schieramenti politici.
Ospiti Giuseppe Civati (Pd), Paola Giannelli (Con Monti per l’Italia), Luis Alberto Orellana (Movimento cinque Stelle), Giorgio Catania (Fare per fermare il declino) e Alan Christian Rizzi (Pdl) che ha sostituito all’ultimo momento Maurizio Lupi. A fare da moderatore Gabriele Birindelli, presidente dell’associazione culturale Koinè.
Declino del mondo del lavoro e abbandono scolastico. Questa la domanda comune fatta ai candidati che hanno risposto ognuno con una ricetta molto diversa fra di loro:
“Dobbiamo intervenire sulle tasse che pesano sul lavoro e sulle buste paga – ha spiegato Civati – dobbiamo anche far si che l’inserimento dei giovani in questo mondo sia incentivato, ma non sfruttato. Per quanto riguarda la scuola, se ne avremmo l’opportunità vorremmo rinnovare profondamente sia le strutture scolastiche, oggi in abbandono, che la didattica”.
Per Paola Giannelli, la questione del lavoro deve invece essere affrontata con una maggiore flessibilità:
“Il nostro modello si basa sulla Flexicurity di cui Pietro Ichino da anni è portavoce. L’inserimento nel mondo del lavoro deve essere incentivato: le aziende in caso di licenziamento devono farsi carico dell’eventuale reinserimento del lavoratore anche attraverso corsi di aggiornamento. La scuola invece ha bisogno oltre che di migliaia di euro di investimenti, anche di un indirizzo: dobbiamo spingere i giovani a frequentare scuole e università che potranno dare loro degli sbocchi lavorativi quasi certi”.
Per Catania di “Fare per fermare il declino” la formula giusta per migliorare la scuola è la meritocrazia:
“Dobbiamo mettere sotto esame oltre che gli studenti, anche i professori che con il loro insegnamento indirizzeranno il futuro dei nostri figli. C’è bisogno di più meritocrazia nella scuola. Riguardo al lavoro dobbiamo abbattere il cuneo fiscale per i neo assunti e dobbiamo smettere di finanziare le aziende in crisi per tentare di risollevarle, ma dare incentivi ai lavoratori lasciati a casa affinchè possano trovare nel più breve tempo possibile un nuovo impiego”.
Rizzi del Pdl ha voluto invece parlare dei problemi che secondo lui sono a monte dei guai italiani, andando forse fuori tema.
“L’Italia è un paese sostanzialmente ingovernabile, perchè i poteri dello stato non consentono di prendere delle decisioni in tempo ragionevole: una legge per diventare operativa ha bisogno di centinaia di giorni. Come possiamo pensare di riformare scuola e lavoro se prima non riformiamo lo stato?”
Per Orellana del Movimento cinque Stelle la riforma scolastica deve puntare più su una razionalizzazione delle risorse:
“Negli ultimi anni sono nati troppi corsi universitari oltre che formarsi nuove università: questa dispersione non è un bene per il paese che disperde troppi fondi e invece dovrebbe concentrarli solo nelle migliori università. Dobbiamo poi abbattere i baronati all’interno di queste: scardinare un sistema che apre le porte solo a chi ne fa parte e che preclude l’ingresso a molti giovani che sono costretti ad andare all’estero a fare ricerca, oltre che disincentivare l’arrivo nel nostro paese di “cervelli” dall’estero”.
in foto: in alto a destra Pippo Civati e Alberto Orellana. Al centro: Paola Giannelli, Giorgio Catanie e Alan Rizzi