Un tuffo dove l’acqua (non) è più blu. Candidato alle regionali nuota nel Lambro

Luigi-Paganelli-tuffo-lambroNon ci è dato sapere se Luigi Paganelli, avvocato, già consigliere comunale a Lissone e candidato brianzolo alla prossime regionale nelle fila di Lombardia Civica per Albertini Presidente, abbia optato per una lenta discesa, per un elegante tuffo di testa o per l'oratoriana “bomba”. Quel che pare certo è che il coraggioso Paganelli, domenica 17 febbraio, abbia saggiato le acque del Lambro – in quella che lui stesso definisce una mattinata «particolare» – come un moderno sirenetto, con tanto di costume, accappatoio e... maglietta elettorale.


Luigi-Paganelli-tuffo-lambroNon ci è dato sapere se Luigi Paganelli, avvocato, già consigliere comunale a Lissone e candidato brianzolo alla prossime regionale nelle fila di Lombardia Civica per Albertini Presidente, abbia optato per una lenta discesa, per un elegante tuffo di testa o per l’oratoriana “bomba”. Quel che pare certo è che il coraggioso Paganelli, domenica 17 febbraio, abbia saggiato le acque del Lambro – in quella che lui stesso definisce una mattinata «particolare» – come un moderno sirenetto, con tanto di costume, accappatoio e… maglietta elettorale.

«Domenica mattina – scrive Paganelli – con le rive del Lambro bianche di neve, per un troppo breve momento ho rivissuto quel che mi raccontava la mia nonna sul rapporto che avevano loro coi nostri fiumi di Brianza: mi sono immerso nel nostro fiume e ho guardato il cielo da lì. Si fidavano del Lambro, del Seveso e dell’Olona, i nostri nonni: ci facevano il bagno e ci lavavano i panni. A me invece, i miei amici hanno fatto battute più su come ne potessi uscire corroso, che su quanti accidenti potessi beccarmi per il freddo. Ora sono a pranzo e mi riscaldo con un po’ di buon vino: sono sano e mi sento rigenerato».

La domanda, effettivamente, sorgerebbe spontanea: perché? Paganelli pare avere le idee chiare: «Con questo gesto, nemmeno tanto eroico invero, ho voluto chiamare tutti noi a tornare all’armonia con la Natura, che tanto serve per essere felici anche nei momenti duri, ed a tornare a batterci per il nostro Territorio: la risorsa più potente che abbiamo (dopo la nostra energia interiore) per riprenderci dalla depressione che anche questa crisi ci ha trasmesso. Riorganizzare le nostre priorità, privilegiare le Imprese e la creatività di giovani e maestri, ritrovare la nostra Terra con una visione più naturale dello sfruttamento delle risorse e della mobilità, sono le priorità di programma per le quali sono impegnato».

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