Ripresa post-terremoto: Tajani incontra le imprese e le istituzioni emiliano-romagnole

Il 7-8 febbraio, il Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l'Industria e l'Imprenditoria, Antonio Tajani, è tornato in Emilia-Romagna per incontrare i maggiori esponenti dell'economia e della politica locali.


Il 7-8 febbraio, il Vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria, Antonio Tajani, è tornato in Emilia-Romagna per incontrare i maggiori esponenti dell’economia e della politica locali.

Tenutosi a Bologna, quest’incontro si è incentrato sulle azioni Ue a sostegno delle zone colpite dal sisma nel maggio e giugno 2012.

Il primo intervento è stato lo stanziamento da parte dell’Unione europea, già nei mesi successivi al sisma, di 670 milioni di euro in favore del ripristino delle infrastrutture, dell’assistenza alle popolazioni e della salvaguardia dei beni culturali. Questo finanziamento, il più cospicuo mai stanziato, s’iscrive nei progetti europei promossi dal Fondo di Solidarietà Europea (FSUE), creato nel 2002 per aiutare le popolazioni e i territori europei colpiti da catastrofi naturali.

A completare il piano di aiuti, la Commissione ha previsto e attuato diversi progetti per il rilancio dell’economia locale. Sempre nell’ambito del rilancio economico, l’Emilia-Romagna è stata selezionata per un progetto pilota di reindustrializzazione. Nel 2013-14, l’Unione metterà a disposizione a un totale di sei regioni il supporto tecnico del Centro Europeo dell’Innovazione nei Servizi. Con questo, “la Commissione ha voluto così scommettere sulla specifica vocazione dell’Emilia verso l’innovazione industriale”, come dichiarato da Tajani durante l’incontro del 7 febbraio.

Nel suo intervento, Tajani ha sottolineato altri sforzi intrapresi dalla UE per il rilancio dell’economia regionale. Fra i diversi esempi, si notano le raccomandazioni per l’applicazione delle norme Ue relative agli standard anti-sismici nel settore delle costruzioni. La Commissione ha inoltre offerto alla protezione civile e alle autorità locali i servizi informativi del Programma europeo di monitoraggio della terra ‘GMES’. Questo progetto ha come obiettivo principale quello di fornire servizi e infrastrutture che permettano un migliore monitoraggio del territorio e dell’ambiente.

La decisione stessa di organizzare a Bologna la riunione del SME Envoys Network, tenutasi l’8 febbraio alla presenza del Vicepresidente Tajani, testimonia l’attenzione e la solidarietà dell’Europa nei confronti delle zone colpite dal sisma. Questa conferenza, che riunisce i rappresentanti delle principali piccole e medie imprese (PMI) di ogni Stato Membro, si concentra sullo sviluppo dell’imprenditoria e delle PMI. Compito essenziale dei rappresentanti, i cosiddetti “Mister PMI”, è quello di monitorare l’applicazione delle normative europee e nazionali, nonché di proteggere gli interessi delle PMI.

Gli incontri svoltisi a Bologna la scorsa settimana sono un esempio concreto dell’impegno dell’Unione nel rilancio delle regioni colpite da catastrofi naturali e, in maniera più generale, nella tutela degli interessi delle piccole e medie imprese.

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