Morgan rinviato a giudizio: per i pm ha coperto lo spacciatore

La versione dell’assegno compilato male per un lavoro di falegnameria, motivo della presenza di un sudamericano con 3 grammi di coca in tasca sotto casa di “Morgan”, alias Marco Castoldi, non ha convinto il Gup che, mercoledì, ha rinviato a giudizio il cantante e giudice della celebre trasmissione “X Factor”, il prossimo 3 luglio.


La versione dell’assegno compilato male per un lavoro di falegnameria, motivo della presenza di un sudamericano con 3 grammi di coca in tasca sotto casa di “Morgan”, alias Marco Castoldi, non ha convinto il Gup che, mercoledì, ha rinviato a giudizio il cantante e giudice della celebre trasmissione “X Factor”, il prossimo 3 luglio.

La vicenda risale a due anni fa, quando l’uruguaiano Luis Fernando Magliano fu fermato nei pressi della casa dell’artista, con una dose da 3 grammi di cocaina in mano. L’uomo, interrogato dai carabinieri, aveva riferito di essere tornato da Castoldi per chiedere la correzione di un assegno compilato male, ritirato dopo un lavoro al palco di un concerto. Processato il prossimo 7 marzo, Magliano non ha convinto il magistrato che, contestualmente, ha chiesto il rinvio a giudizio anche per l’ex leader dei “Bluvertigo”, ritenuto responsabile di aver raccontato una falsità per proteggere il presunto spacciatore.

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