Silvio Berlusconi a Monza dribbla gli industriali MB e “avverte” la Lega Nord

berlusconi-silvio-confindustria-18febbraio-mb1Un monologo, o come direbbero in USA, un "one man show", cominciato con oltre trenta minuti di ritardo e durato ben un'ora e mezza. Tappa monzese del tour elettorale ieri, 18 febbraio, per Silvio Berlusconi che ha incontrato gli imprenditori brianzoli nella sede di Confindustria.


berlusconi-silvio-confindustria-18febbraio-mb1Un monologo, o come direbbero in USA, un “one man show”, cominciato con oltre trenta minuti di ritardo e durato ben un’ora e mezza. Tappa monzese del tour elettorale ieri, 18 febbraio, per Silvio Berlusconi che ha incontrato gli imprenditori brianzoli nella sede di Confindustria.

«Scusate il ritardo ma giungo ora dal San Raffaele dove mi sono recato a causa di una congiuntivite emorragica. Non vedo oltre la quarta fila» ha spiegato il Cavaliere. Ad accoglierlo nella sede di via Petrarca il presidente di Confindustria, Renato Cerioli. «Sono lieto di vedere Berlusconi, un amico che ha avuto tanto successo in campo imprenditoriale e che ho la fortuna di conoscere personalmente al di fuori di contesti istituzionali». Pronta la risposta ironica, ma che ha creato un certo imbarazzo, dell’ex Premier «Alle cene del Bunga-Bunga berlusconi-silvio-confindustria-18febbraio-mb13era presente anche lui».

A Silvio Berlusconi gli imprenditori locali hanno esposto le loro preoccupazioni e posto diverse domande. La più pepata certamente quella del presidente della Camera di Commercio Carlo Valli: «Quanto è realmente convinto che togliendo le tasse alle famiglie, come appunto l’Imu, sia possibile riattivare il futuro? Lei non pensa che invece un intervento sano, pubblico sugli investimenti infrastrutturali possa essere utile per rimettere in circolo l’economia?».

A questo e agli altri quesiti Berlusconi però non ha risposto suscitando un certo brusio tra i presenti. Fiume in piena, invece, per quanto riguarda l’esposizione del suo programma elettorale: «Non disperdete il voto. Se votate a sinistra, votate il partito più importante a sinistra. Così come per il centrodestra. – ha detto – L’unico modo per crescere è diminuire le tasse e aumentare i consumi: questo si tradurrà inevitabilmente in un aumento della produzione».

Ma il colpo di scena è giunto circa a metà comizio, quando il leader del Popolo delle Libertà ha lanciato un avvertimento alla Lega Nord: «Se la Lega crea difficoltà al governo – ha detto Berlusconi – possiamo sempre far cadere le giunte delle tre regioni Veneto, Lombardia e Piemonte dove Pdl e Lega governano insieme». Rispondendo a chi gli ha chiesto se temesse un confronto televisivo con Mario Monti, il Cavaliere ha affermato: «I confronti in tv si fanno fra i candidati che sono in lizza. Monti non è più in lizza perché non ha nessuna possibilità di poter vincere queste elezioni. Capisco che Monti sia disperato vedendo da vicino la possibilità che il suo centro con Casini e Fini non abbia nemmeno raberlusconi-silvio-confindustria-18febbraio-mb12ppresentanti in Parlamento, visto che è molto probabile non arrivi al 10%, e quindi resteranno tutti fuori compresi i signori Casini e Fini che immagino saranno molto addolorati dopo trent’anni di presenza nelle Camere. I voti dati a Monti, Fini o Casini sono o dei voti dati alla sinistra, e allora tanto vale votare l’originale, oppure voti semplicemente e dolorosamente sprecati».

Sull’esito delle elezioni Berlusconi non ha dubbi: «Sono sicuro sulla buona riuscita di queste elezioni – ha aggiunto -. C’è un entusiasmo in giro, che riscontro ovunque, superiore a quello del ’94. Abbiamo fatto un sondaggio: l’80% delle persone che va in piazza a sentire Grillo ci va per divertirsi. È un grande uomo di spettacolo».

Un one man show cominciato con oltre trenta minuti di ritardo e durato ben un’ora e mezza. Tappa monzese del tour elettorale ieri, 18 febbraio, per Silvio Berlusconi che ha incontrato gli imprenditori brianzoli nella sede di Confindustria.

 

«Scusate il ritardo ma giungo ora dal San Raffaele dove mi sono recato a causa di una congiuntivite emorragica. Non vedo oltre la quarta fila» ha spiegato il Cavaliere. Ad accoglierlo nella sede di via Petrarca il vice presidente di Confindustria, Renato Cerioli. «Sono lieto di vedere Berlusconi, un amico che ha avuto tanto successo in campo imprenditoriale e che ho la fortuna di conoscere personalmente al di fuori di contesti istituzionali». Pronta la risposta ironica dell’ex Premier «Alle cene del Bunga-Bunga era presente anche lui».

A Silvio Berlusconi gli imprenditori locali hanno esposto le loro preoccupazioni e posto diverse domande. La più pepata certamente quella del presidente di Confindustria Carlo Valli: «Quanto è realmente convinto che togliendo le tasse alle famiglie come appunto l’Imu sia possibile riattivare il futuro? Lei non pensa che invece un intervento sano, pubblico sugli investimenti infrastrutturali possa essere utile per rimettere in circolo l’economia». A questo e agli altri quesiti Berlusconi però non ha risposto suscitando un certo brusio tra i presenti.

Fiume in piena, invece, per quanto riguarda l’esposizione del suo programma elettorale: «Non disperdete il voto. Se votate a sinistra, votate il partito più importante a sinistra. Così come per il centrodestra. – ha detto – L’unico modo per crescere è diminuire le tasse e aumentare i consumi: questo si tradurrà inevitabilmente in un aumento della produzione».

 

Ma il colpo di scena è giunto circa a metà comizio, quando il leader del Popolo delle libertà ha lanciato un avvertimento alla Lega Nord: «Se la Lega crea difficoltà al governo – ha detto Berlusconi – possiamo sempre far cadere le giunte delle tre regioni Veneto, Lombardia e Piemonte dove Pdl e Lega governano insieme».

Rispondendo a chi gli ha chiesto se temesse un confronto televisivo con Mario Monti, il Cavaliere ha affermato: «I confronti in tv si fanno fra i candidati che sono in lizza. Monti non è più in lizza perché non ha nessuna possibilità di poter vincere queste elezioni. Capisco che Monti sia disperato vedendo da vicino la possibilità che il suo centro con Casini e Fini non abbia nemmeno rappresentanti in Parlamento, visto che è molto probabile non arrivi al 10%, e quindi resteranno tutti fuori dal Parlamento compresi i signori Casini e Fini che immagino saranno molto addolorati dopo trent’anni di presenza nelle Camere. I voti dati a Monti, Fini o Casini sono o dei voti dati alla sinistra, e allora tanto vale votare l’originale, oppure voti semplicemente e dolorosamente sprecati».

Sull’esito delle elezioni Berlusconi non ha dubbi: «Sono sicuro sull’esito di queste elezioni – ha aggiunto -. C’è un entusiasmo in giro, che riscontro ovunque, superiore a quello del ’94. Abbiamo fatto un sondaggio: l’80% delle persone che va in piazza a sentire Grillo ci va per divertirsi. È un grande uomo di spettacolo”.

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