L’Europa chiede prodotti più sicuri e maggior tutela del Made in Italy

L'Europa scommette su prodotti sicuri e rilancia il "made in", il marchio di origine dei prodotti. Vanno in queste senso le proposte contenute in due recenti regolamenti proposti il 13 febbraio dalla Commissione europea. Due sono gli strumenti proposti dalle nuove norme: maggiore tracciabilità per i prodotti destinati al consumatore grazie anche all'indicazione dell'origine del prodotto e controlli più severi sui prodotti in commercio.


L’Europa scommette su prodotti sicuri e rilancia il “made in”, il marchio di origine dei prodotti. Vanno in queste senso le proposte contenute in due recenti regolamenti proposti il 13 febbraio dalla Commissione europea. Due sono gli strumenti proposti dalle nuove norme: maggiore tracciabilità per i prodotti destinati al consumatore grazie anche all’indicazione dell’origine del prodotto e controlli più severi sui prodotti in commercio.

Le nuove norme rafforzano i marchi tradizionali di origine, come il made in Italy. In base alla proposta della Commissione europea, le imprese italiane potranno scegliere tra il “Made in Italy” oppure il “Made in Europe” per commercializzare i loro prodotti.

Le altre norme della proposta prevedono poi che le informazioni sulle etichette siano maggiormente comprensibili per far comprendere al consumatore le sue caratteristiche essenziali del prodotto. Gli Stati membri avranno poi l’obbligo di semplificare le procedure per la sorveglianza di mercato e di realizzare una cooperazione più stretta ed efficiente tra le istituzioni nazionali responsabili dell’attività di controllo.

Migliori tecniche di identificazione e tracciabilità permetteranno agli Stati membri di ritirare immediatamente dal mercato i prodotti non sicuri. L’importanza di queste norme sta nei numeri del mercato unico, in cui le merci possono circolare liberamente e i consumatori e le imprese possono acquistare e vendere prodotti nei 27 Stati membri dell’UE e nei paesi terzi. Per questa ragione il mercato unico dei prodotti dell’Ue necessita di norme di sicurezza efficaci a tutela dei cittadini consumatori e delle imprese che vi operano.

Ogni anno vengono venduti ai consumatori europei beni per circa mille miliardi di euro. Molti di essi sono sicuri ma esistono casi nei quali invece, in presenza di pericoli per la salute umana o di incertezze sull’origine dei prodotti, è necessario intervenire immediatamente.

Dall’iniziativa ne trarranno benefici concreti innanzitutto i cittadini, in quanto, la protezione della loro salute farà un notevole salto di qualità, ma vanno anche considerati i vantaggi destinati alle imprese oneste che saranno protette dalla concorrenza sleale di chi mette sul mercato merci a costo inferiore solo perché non rispetta le regole.

Antonio Tajani, Vicepresidente e Commissario europeo per l’Industria e l’imprenditoria e fautore della proposta ha dichiarato: “Per cogliere tutti i benefici economici del mercato unico abbiamo bisogno di norme sofisticate in materia di sicurezza dei prodotti, che devono essere sostenute da un sistema di attuazione efficace e ben coordinato a livello di Unione. Coordinando meglio i controlli di sicurezza, in particolare alle frontiere esterne dell’Ue, combatteremo anche la concorrenza sleale di operatori scorretti, disonesti o criminali”.

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