Elezioni regionali, M.I.D.Att. ‘Non chiamateci quota rosa’

midatt-candidati-regionali-mb-1Essere diverse, concrete, responsabili e soprattutto approcciarsi alla politica con coerenza e nell'interesse di tutti i cittadini, senza distinzione di razza, sesso, età, religione, stato sociale, economico e culturale. Questo il motto con cui il M.I.D.Att. (MOVIMENTO DONNE ATTIVE IN POLITICA) ha illustrato ieri, lunedì 4 febbraio, le ragioni che l'hanno portato a sostenere "Fare per fermare il declino" di Giannino alle prossime elezioni.


midatt-candidati-regionali-mb-1Essere diverse, concrete, responsabili e soprattutto approcciarsi alla politica con coerenza e nell’interesse di tutti i cittadini, senza distinzione di razza, sesso, età, religione, stato sociale, economico e culturale. Questo il motto con cui il M.I.D.Att. (MOVIMENTO DONNE ATTIVE IN POLITICA) ha illustrato ieri, lunedì 4 febbraio, le ragioni che l’hanno portato a sostenere “Fare per fermare il declino” di Giannino alle prossime elezioni.

midatt-candidati-regionali-mb-2Riduzione del debito pubblico, pressione fiscale, liberalizzazione dei settori ancora non pienamente concorrenziali, giustizia, istruzione, introduzione del federalismo: questi sono alcuni dei cavalli di battaglia del M.I.D.Att.

Nella lista dei candidati brianzoli pro-Giannino tanti i volti nuovi della politica: Carlo Perni, Silvia Guardamagna, Luca Massironi, Elisa Leveni, Christian Villa, Stefania Chiodo Grandi, Roberto Salis. «Secondo i sondaggi la nostra crescita è fenomenale – ha spiegato Carlo Perni il cui battesimo politico risale al 28 luglio scorso – Il nostro punto di forza è la trasparenza: i cittadini possono consultare i curriculum vitae e ci stiamo impegnando affinchè lo siano anche tutte le spese effettuate finora».

A fargli da eco Romina Guglielmetti, avvocato e mamma di due bimbi: «La famiglia è cambiata, servono maggiori forme di conciliazione. Dei meccanismi di lavoro più flessibili affinchè uomini e donne siano intercambiabili nei loro problemi di assistenza familiare. Siamo contrarie alle quote rosa perché non deve essere un fatto eccezionale che le donne rivestano delle cariche di prestigio in politica».

Nella foto sotto: Carlo Perni, Silvia Guardamagna, Luca Massironi, Elisa Leveni, Christian Villa, Stefania Chiodo Grandi, Roberto Salis.

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