Per 7 medici su 10 problemi nei servizi. Sanità in salute?
La Brianza si interroga sulla salute pubblica. Attraverso il progetto “Salute in Piazza”, promosso dai sindacati Cgil, Cisl e Uil di Monza e Brianza e che coinvolge molti degli attori impegnati sul territorio attraverso un questionario inviato nello scorso mese di novembre a 605 medici di medicina generale e pediatri famigliari (104 le risposte, ndr), ha individuato criticità e dubbi legati al tema sanitario.
In tempi di “spending review” e con i punti interrogativi pendenti sulla Brianza come la ristrutturazione del San Gerardo di Monza e il futuro del Borella di Giussano, qual è lo stato dell’arte della sanità pubblica nella nostra provincia?
Il 77% dei medici e l’89% dei pediatri rilevano problemi per i propri assistiti nei percorsi di accesso e fruizione dei servizi sanitari territoriali e/o problemi nella loro pratica professionale per rispondere ai bisogni di salute dei propri utenti.
«Si evidenzia un gap tra la domanda potenziale – commenta Paolo Peduzzi, del gruppo di lavoro Medici Brianza – e la capacità di rispondervi positivamente da parte del sistema di offerta dei servizi territoriali. La parte più fragile della popolazione è rappresentata da circa 250.000 persone, pari a circa il 30% del totale, affette da una o più patologie croniche, le quali registrano un aumento costante».
Le risposte dei medici di medicina generale evidenziano carenza nel garantire l’assistenza ai pazienti cronici, tempi di attesa per le prestazioni di diagnostica e specialistica non funzionali e carenza nel garantire continuità assistenziale nell’ambito delle cure primarie.
«Operatori sanitari, medici e pediatri, soggetti del terzo settore e del volontariato – il team di “Salute in Piazza” – intende sensibilizzare e attirare l’attenzione del territorio, in attesa di contributi e sollecitazioni. Presenteremo un report finale all’inizio dell’estate nel corso di un’iniziativa pubblica».
Intanto, da Regione Lombardia arrivano 3,5 milioni di euro per l’ammodernamento tecnologico e l’avvio di interventi di riqualificazione e messa a norma dei presidi ospedalieri di Desio, Giussano, Carate e Seregno. Stanziamento che rientra nel piano da 60 milioni di euro approvato dalla giunta regionale.