Mattinata di campagna elettorale in Brianza per Umberto Ambrosoli che intorno alle 8.30 ha fatto visita ai lavoratori di Alcatel Lucent di Vimercate. Dipendenti in agitazione fuori dai cancelli aziendali per il mancato rispetto degli accordi da parte dell’azienda riguardo il reintegro dei lavoratori rientrati dalla cassa integrazione.
Ambrosoli ha voluto incontrare i rappresentanti e i lavoratori di Alcatel Lucent, da un anno al centro della cronaca, per il riassetto aziendale che ha portato alla cassa integrazione per molti di loro. 
Una situazione tornata tesa nelle ultime settimane dopo che i primi dipendenti rientrati al lavoro dopo mesi di cassa, non stati fatti rientrare nel proprio ufficio ma “ghettizzati”, queste le parole dei sindacati, in un’area dedicata senza svolgere alcuna mansione.
“Non possiamo accettare che i nostri colleghi vengano messi in disparte e discriminati dall’azienda senza rispettare l’accordo aziendale firmato mesi fa – afferma Adriana Geppert, Rsu Alcatel-Lucent – In tutti questi mesi di difficoltà non siamo mai riusciti ad interloquire con la Regione e con Formigoni, che ha sempre passato la palla al ministero e al governo. Speriamo che un cambio in Regione possa rilanciare la nostra azienda e il settore industriale lombardo e italiano”.
“La nostra Regione dovrebbe essere completamente coperta dalla banda ultra-larga, creando occasioni di lavoro nell’immediato e creando un maggiore interesse delle aziende nel nostro territorio – afferma Umberto Ambrosoli – Negli Stati Uniti sono convinti che la ricerca è un valore e che si deve investire su di essa. E così deve essere fatto in Lombardia. È per questo che aziende come Alcatel riducono i propri investimenti in Lombardia. Non possiamo perdere un bagaglio di conoscenze come questo. La banda-ultra larga in Lombardia è totalmente ferma e il governo Formigoni ha deciso di non investire anche se la sostenibilità economica di questo progetto esiste e potrebbe dare lavoro a migliaia di persone. Invece di interventi politici sono 
stati dati ammortizzatori sociali, senza pensare ad investire per lo sviluppo e per attirare nuove aziende. Altro grande problema sono i costi dell’energia per i quali negli ultimi vent’anni non è stato fatto nulla da parte della Regione. C’è poi un problema di fiscalità: molti imprenditori stranieri con cui ho dialogato non avevano paura di pagare troppe tasse, bensì di avere una totale incertezza su quali tasse avrebbero dovuto pagare in futuro: c’è bisogno di una razionalizzazione del sistema fiscale lombardo che dia delle certezze di investimento”.
Oltre ad Ambrosoli c’erano anche il sindaco di Vimercate Paolo Brambilla, il vicesindaco Roberto Rampi candidato alla Camera e Enrico Brambilla candidato alle regionali.
La visita di Ambrosoli è poi continuata in centro a Vimercate fra le bancarelle del mercato e visitando “Spazio città”, uno dei simboli dell’amministrazione cittadina.
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