Vimercate, cassintegrazione alla Silap: è presidio

vimercate-silapSono in presidio da lunedì mattina i lavoratori della Silap, l'azienda specializzata in lavorazioni meccaniche e taglio laser che ha sede a Vimercate in via Po, a pochi passi dal complesso delle Torri Bianche. Dal 15 ottobre scorso i dipendenti sono in cassa integrazione, ma denunciano, che la cassa in questi tre mesi ha riguardato solo un numero ristretto di persone. Oltre a non aver ancora ricevuto la tredicesima.


vimercate-silapSono in presidio da lunedì mattina i lavoratori della Silap, l’azienda specializzata in lavorazioni meccaniche e taglio laser che ha sede a Vimercate in via Po, a pochi passi dal complesso delle Torri Bianche. Dal 15 ottobre scorso i dipendenti sono in cassa integrazione, ma denunciano, che la cassa in questi tre mesi ha riguardato solo un numero ristretto di persone. Oltre a non aver ancora ricevuto la tredicesima.

Su 41 dipendenti, la Rsu spiega che l’azienda non ha mai attuato una vera rotazione su tutti i lavoratori, ma che sono sempre stati gli stessi 8/9 a restare a casa. Dal primo di dicembre è in cassa anche l’unico rappresentante Rsu Fiom, Salvatore Ferraro, non lasciando così di fatto alcun intermediatore fra azienda e dipendenti: “Per la cassa integrazione avevamo firmato un accordo che prevedeva una rotazione uniforme per tutti, ma ad oggi l’azienda non ha rispettato quanto deciso – afferma Ferraro – Io sono in cassa dal 1 di dicembre e lo sarò almeno fino al 18 gennaio, dopo si vedrà. vimercate-silap-presidio
Situazione peggiore per un nostro collega, che è da ottobre in cassa e deve affrontare una situazione personale pesante, con due figli e una moglie anch’essa in cassa integrazione”.

Dalla sette di mattina fino alle sei di sera, il gazebo con le bandiere sindacali e un piccolo gruppo di lavoratori, rimarrà davanti all’azienda fino al 17 gennaio, giorno in cui si conosceranno i nuovi nominativi coinvolti dalla cassa e in cui dovrebbe arrivare la prima tranche della tredicesima.

“Non abbiamo ancora ricevuto un soldo della tredicesima – continua Ferraro – l’azienda ci aveva promesso che la prima tranche sarebbe arrivata per metà gennaio e la seconda per metà febbraio. Nel 2012 non abbiamo mai percepito neanche un euro dei 465 che ci spettano da contratto come “extra”: non è un premio di produzione, ma una quota prevista dal nostro contratto”.

A testimonianza che i rapporti fra azienda e dipendenti sono sempre più freddi, il fatto che l’azienda annunci la cassa integrazione al lavoratore tramite un Sms, senza neanche una comunicazione diretta da parte dei vertici: “Staremo qua tutti i giorni fino al 17 gennaio – conclude Ferraro – stiamo attuando una protesta pacifica affinché tutti sappiamo cosa sta accadendo in azienda e perché la cassa sia realmente a rotazione fra tutti e non colpisca i soliti. Se verremo a sapere che dietro questo accanimento si celano dei futuri licenziamenti, allora sarà guerra fra noi e l’azienda”.

Dal canto dell’azienda abbiamo più volte cercato di metterci in contatto telefonicamente con i titolari, ma al momento non sono state rilasciate dichiarazioni dalla titolare. Seguiranno aggiornamenti.

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