Inchiesta autodromo: spuntano fotografie pedopornografiche
Pedopornografia. E’ questa una delle ipotesi investigative emerse nei confronti di una delle persone coinvolta nella maxi inchiesta sull’Autodromo di Monza, emersa proprio durante il lavoro di indagine sulla vicenda “bolle sulla pista”, gestione appalti ristorazione e distributore di benzina interno.
Il computer era stato sequestrato dalla Guardia di Finanza per approfondire controlli ed scoprire eventuali tracce dei reati per cui le indagini sul circuito monzese stanno procedendo da oltre un anno.
Quando le Fiamme Gialle hanno sequestrato il personal computer, il portatile e un hard disk esterno di uno degli indagati, tutto si aspettavano fuorché ciò che vi hanno rinvenuto: immagini pornografiche di ragazzine giovanissime, presumibilmente minorenni, in grande quantità. Ad accompagnare le fotografie poi, parecchie email di conferma alla transazione monetaria per l’acquisto delle stesse immagini, effettuate a ripetutamente con carte prepagate e telefoniche. Per il soggetto è scattata l’accusa per possesso di materiale pedopornografico.