Mezzago, Henkel: un anno di cassa. Mercoledì nuovo incontro
Le proteste dei dipendenti e il pressing dei sindacati hanno dato i primi risultati alla Henkel di Mezzago. Dopo il faccia a faccia di venerdì scorso in Assolombarda la dirigenza ha infatti concesso a tutti i 75 lavoratori un anno di cassa integrazione.
Un risultato non affatto scontato quello raggiunto settimana scorsa, dopo che l’azienda venerdì 30 novembre aveva comunicato ai dipendenti la chiusura entro il giugno 2013, per la parte produttiva, ed entro fine anno per il magazzino. Un annuncio che aveva colto di sorpresa tutti, anche perchè arrivato solo due mesi dopo aver ricevuto il premio come miglior sito produttivo Henkel a livello mondiale. Al primo sciopero, i lavoratori avevano portato con se l’attestato ricevuto come simbolo di quella che loro hanno definito “una grande presa in giro” (in foto).
“Avevamo chiesto all’azienda due anni di cassa integrazione principalmente per tutelare i lavoratori trentenni che una volta rimasti a casa avranno difficoltà in questo periodo per trovare un nuovo posto – ci spiega Antonio Pulimeno, Rsu Femca Cisl – mercoledì ci rincontreremo in Assolombarda per discutere di altri due punti fondamentali: la ricollocazione di parte degli operai e gli incentivi e le buone uscite”.
Attualmente la dirigenza Henkel ha dato la disponibilità alla ricollocazione di sei dipendenti nel sito aziendale in provincia di Pavia. Altri 8/9 potrebbero essere “accompagnati” alla pensione tramite il pagamento dei contributi mancanti dalla chiusura alla data del pensionamento.
“Il ricollocamento a Pavia può essere una buona soluzione se sostenuta da incentivi, data la distanza che ogni giorno si dovrebbe percorrere per raggiungere l’azienda – conclude Pulimeno – Domani (mercoledì ndr) avremo tutto il giorno per discutere, ma è indubbio che solo con una collaborazione reciproca si possa ottenere un risultato soddisfacente”.