Lissone, l’urbanizzazione e il consumo di suolo, un trittico ormai assodato: la città del mobile fa registrare uno dei più alti indici di consumo di suolo, non solo della Brianza, ma di tutta Italia (intorno al 90%). Eppure, gli importi degli oneri urbanistici, perlomeno stando al comune, a confronto con i paesi confinanti di dimensioni analoghe, sono notevolmente inferiori. Per questi motivi l’amministrazione ha varato la riforma del sistema degli oneri di urbanizzazione.
Il risultato finale? «Un aumento – recita una nota dell’amministrazione – per le costruzioni che consumano suolo vergine, però con notevoli agevolazioni per chi invece fa ristrutturazioni oppure adotta migliorie energetiche. Qualche esempio: gli oneri di urbanizzazione vengono ridotti del 15% per gli interventi edilizi di nuova costruzione o di ristrutturazione dopo demolizione se raggiungono la classe energetica A+; il 10% in meno invece se si arriva solo alla classe energetica A. Le ristrutturazioni senza demolizione avranno una riduzione degli oneri pari al 20% qualora il nuovo edificio risulti di classe energetica B; se invece si tocca il livello A, lo sconto è addirittura del 30%».
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