Lettera Inps, pensioni a rischio. 7500 in Brianza
Ci sono anche 7500 pensionati brianzoli che stanno vivendo momenti di apprensione dovuti alla ricezione della lettera dell’Inps che minaccia di revocare la reversibilità o l’integrativo se non invieranno al più presto comunicazione sul dettaglio dei propri redditi.
Le missive, 954mila in Lombardia, sono state inviate gli ultimi giorni del 2012 e si rivolgono ai pensionati titolari di pensioni integrate al trattamento minimo, pensioni con maggiorazioni, pensioni con assegni familiari, assegni/pensioni sociali o pensioni ai superstiti. Il termine per l’invio dei dati richiesti è fissato al 28 febbraio.
I centralini dei sindacati sono stati presi d’assalto. “Questi numeri così elevati ci hanno fatto riflettere sin da subito, che si trattasse di una dimenticanza del pensionato o di dati non incrociati correttamente dall’Istituto” fanno sapere dalla Cgil MB, che aggiunge che da una loro verifica risulta che “molte, sono le comunicazioni recapitate a pensionati che avevano fatto regolarmente la dichiarazione dei redditi per il 2010 e quindi esonerati a suo tempo dalla presentazione del modello Red. Altre, invece, sono richieste corrette, ma, il loro numero è di molto inferiore a quello delle richieste inoltrate a pensionati assolutamente in regola. Bisognava fare degli sforzi maggiori per cercare di incrociare i dati fiscali dei pensionati, visto che l’Inps ha pieno accesso alla banca dati dell’Agenzia delle Entrate, per la verifica dei redditi dichiarati”.
La Cgil MB inoltre denuncia: “il vergognoso comportamento dell’INPS che si accanisce attraverso una burocrazia pesante e invasiva contro i pensionati molti dei quali assolutamente e chiaramente in regola”. E al tempo stesso il sindacato informa che mette a disposizione dei pensionati un servizio di informazione e supporto.