Inaugurazione dell’Anno europeo dei cittadini

Con l'inizio del 2013 la Commissione europea ha avviato l'Anno europeo dei cittadini, in coincidenza con la ricorrenza del ventesimo anniversario della cittadinanza dell'Unione introdotta dal trattato di Maastricht nel 1993.


Con l’inizio del 2013 la Commissione europea ha avviato l’Anno europeo dei cittadini, in coincidenza con la ricorrenza del ventesimo anniversario della cittadinanza dell’Unione introdotta dal trattato di Maastricht nel 1993.

Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria UE per la Giustizia, ha dichiarato: “Per costruire un’Europa più forte e a maggiore valenza politica è necessario coinvolgere direttamente i cittadini. Per questo il 2013 è l’Anno europeo dei cittadini: un anno dedicato a tutti i cittadini europei e ai loro diritti. La cittadinanza dell’Unione è più di un concetto teorico: è una realtà pratica che porta benefici tangibili ai cittadini. La Commissione europea desidera aiutare le persone a comprendere come poter beneficiare direttamente dei loro diritti e ascoltare le loro opinioni su dove stia andando l’Europa. I cittadini europei devono poter esprimere le loro preoccupazioni e preparare il terreno per le future elezioni europee. È tempo che tutti noi ci assumiamo la responsabilità del nostro futuro comune”.

L’inaugurazione dell’Anno europeo dei cittadini 2013, il 10 gennaio, ha visto la partecipazione del Presidente della Commissione José Manuel Barroso, la Vicepresidente Viviane Reding, il Primo Ministro irlandese Enda Kenny e il Ministro irlandese per gli Affari europei Lucinda Creighton alla Rotonda che si è tenuta nel palazzo comunale di Dublino, in cui più di 200 cittadini hanno partecipato a un dibattito pubblico con i leader europei sul futuro dell’Unione.

Per le celebrazioni dell’Anno europeo dei cittadini 2013 sono previste diverse manifestazioni, conferenze e seminari in tutte l’UE. In particolare, a livello locale, la Commissione intende dare maggiore visibilità ai portali web multilingue “Europe Direct” e “La tua Europa”, considerati elementi chiave di un sistema di informazione sui diritti dei cittadini dell’Unione e rafforzare il ruolo e la visibilità di strumenti di risoluzione dei problemi per consentire ai cittadini di esercitare e difendere meglio i loro diritti.

Durante la fase di preparazione dell’Anno europeo la Commissione ha condotto, tra maggio e settembre 2012, una consultazione pubblica con l’obiettivo di rilevare i problemi incontrati dai cittadini nell’esercizio dei loro diritti comunitari. Gli intervistati hanno sottolineato l’importanza dei diritti di cui godono, con particolare riguardo alla libera circolazione e ai diritti politici, auspicando la creazione di un autentico spazio europeo in cui poter vivere, lavorare, spostarsi e studiare senza dover affrontare ostacoli burocratici o discriminazioni, che si realizzano soprattutto a livello locale, circa il rispetto dei diritti dell’Unione.

La cittadinanza europea, che integra e non sostituisce quella nazionale, conferisce a tutti i cittadini dei 27 Stati membri dell’Unione una serie di diritti supplementari dei quali spesso non si è consapevoli. Infatti, da un sondaggio del 2010, è emerso che molte persone (circa il 48% degli intervistati) ritengono di non avere ancora un’informazione adeguata circa i diritti comunitari riconosciuti. E’ proprio in questa direzione che intende muoversi l’Anno europeo dei cittadini, facendo sì che possano conoscere a fondo i loro diritti ed esercitarli senza ostacoli.

Con la relazione sulla cittadinanza dell’Unione del 2010 la Commissione aveva già presentato 25 azioni concrete per rimuovere gli ostacoli che i cittadini affrontano nell’esercizio dei diritti attraverso campagne di sensibilizzazione sullo status di cittadino europeo, sui relativi diritti e sulle implicazioni nella vita quotidiana con particolare attenzione alle problematiche relative alla libera circolazione all’interno dell’UE.

Durante l’Anno europeo 2013 la Commissione pubblicherà la seconda relazione sulla cittadinanza con l’obiettivo di creare un piano d’azione volto a eliminare tutti quegli ostacoli che fino ad oggi hanno impedito ai cittadini dell’UE di poter godere pienamente dei loro diritti.

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