Elezioni, la Brianza che ci prova. I nomi per Regione e Parlamento

Non una, bensì due elezioni, ormai dietro l’angolo, interessano da vicino Monza e la Brianza. I prossimi 24 e 25 febbraio, infatti, oltre al Parlamento, anche Regione Lombardia cerca una nuova amministrazione. Una “corsa alla poltrona” che non può lasciare indifferenti diversi politici nostrani, già alle prese con dichiarazioni di disponibilità più o meno ufficiali.

A carte scoperte i democratici, che hanno reso ufficiale la rosa dei nomi attraverso le primarie: per la Camera papabili Pippo Civati, Roberto Rampi, vicesindaco di Vimercate, e Alessia Mosca; per il Senato corrono Lucrezia Ricchiuti, vicesindaco di Desio, e Daniela Mazzucconi.

Sul fronte Lega, ci sono i deputati uscenti Marco Desiderati, Paolo Grimoldi e Fabio Meroni. Per il Pirellone si prospetta un “derby fratricida” tra l’ex sindaco di Monza, Marco Mariani, che conferma «la disponibilità per la regione, anche se non c’è nulla di ufficiale» e il consigliere regionale uscente ed ex assessore proprio della giunta Mariani, Massimiliano Romeo, che ha chiesto al partito di essere nuovamente presentato in lizza in direzione Pirellone. Disponibilità al “grande salto” anche da parte di Andrea Monti, assessore provinciale.

Tra gli azzurri del Pdl, invece, c’è Stefano Carugo, consigliere regionale uscente ed ex assessore a Monza, che scioglierà la personale riserva in un incontro pubblico. Per il Parlamento i nomi nuovi sono quelli di Dario Allevi, presidente della provincia, che fa sapere di essere: «un uomo di partito e che è prematuro parlare di candidature», Martina Sassoli, consigliere comunale monzese, la quale conferma che «è il momento di non avere paura, il momento giusto per le persone di valore. Dopo 12 anni di attività credo di essere una delle migliori espressioni della politica onesta. Il partito ha sul tavolo diverse ottime candidature, tra cui la mia, spero prevalga la meritocrazia», e Andrea Mandelli, candidato sindaco per il Pdl alle scorse comunali monzesi, che glissa: «non ho nulla da dire, sono a disposizione del partito. Non confermo né smentisco».