Un aumento, che dovrebbe essere, da una prima stima, in media del 15% che equivale a 500 euro circa annui in più. Il 20,79% degli inquilini non ha aumento, il 43,06 % un aumento annuale fino ad un massimo di 500 euro, il 19,86% tra 500 e 1000 euro, mentre solo il 16,29% un aumento compreso tra i 1000 e i 3000 euro annuali (dati fonte sito pdmonza.org). Il comune ha prorogato la data di scadenza del pagamento al 28 febbraio.
Poi ci sono anche dei casi particolari come quello di questa signora: «Abito nel mio appartamento da circa trent’anni. Sino al dicembre scorso il mio canone di affitto era di 92 euro al mese. Ora, con il nuovo aumento, devo pagare 313 euro: una cifra impensabile per me. – ha spiegato un’inquilina – Mio marito, l’unico che lavora, è un operaio e con il suo stipendio di 1600 euro dobbiamo portare avanti la nostra famiglia di 5 persone. Non possiamo certo permetterci un tale affitto».
«L’amministrazione Mariani, rinviando di due anni l’avvio dell’applicazione del canone transitorio, ha reso necessario recuperare ancora i conguagli del 2011 e 2012, pur dovendo applicare dal primo gennaio 2013 il canone sostenibile, ormai nella sua forma definitiva» questo è quanto si legge sul sito del Pd monzese.
Il comune ha poi precisato che i cittadini avranno la possibilità di rateizzare i pagamenti relativi al conguaglio. Comunicazioni (in tutto 167) sono state esposte su tutti i portoni delle case popolari. L’assessore Bertola ha poi incontrato i sindacati degli inquilini per definire alcuni aspetti della situazione.
(Ultimo aggiornamento 23 gennaio 2013 ore 10)
Nella foto Cherubina Bartola