Bus pubblici, il comitato San Fruttuoso fa le pulci a Net

Autobus-MBI trasporti pubblici monzesi sotto la lente d’ingrandimento. Dopo la decisione di Net, la società controllata da Atm che gestisce il trasporto locale di tagliare alcune linee, il comitato San Fruttuoso 2000 ha cercato di fare chiarezza sui motivi che hanno spinto l’azienda verso questa decisione e sulle strategie imprenditoriali.


Autobus-MBI trasporti pubblici monzesi sotto la lente d’ingrandimento. Dopo la decisione di Net, la società controllata da Atm che gestisce il trasporto locale di tagliare alcune linee, il comitato San Fruttuoso 2000 ha cercato di fare chiarezza sui motivi che hanno spinto l’azienda verso questa decisione e sulle strategie imprenditoriali.

Le conclusioni raggiunte lasciano quanto meno interdetti. Il comitato, infatti, sostiene che per l’azienda è più redditizio «un autobus vuoto su una linea poco frequentata da passeggeri che non il mezzo pieno costretto a stop a tutte le fermate». Insomma, l’autobus vuoto renderebbe di più di quello pieno. Vediamo perché, secondo quelle che sono le considerazioni del comitato.

Per capire bisogna partire dal contratto di servizio a suo tempo firmato dalla Provincia di Milano con Net, «che prevede l’erogazione di fondi pubblici in base ai chilometri percorsi dai bus e nessun altro parametro» In sostanza, il numero di passeggeri trasportati o i ricavi ottenuto attraverso i biglietti incassati avrebbero un’importanza secondaria. «Non siamo in grado di valutare quanto il contratto di servizio pesi, ma di certo la gestione di Net non è di quelle che la gente si attende, e non solo perché brucia parecchio denaro dei contribuenti – ha commentato il portavoce del comitato, Isabella Tavazzi -.  A Monza e in Brianza c’è un bacino di utenti potenziali pari ad almeno 500 mila persone. Non ci risulta che Net abbia mai avviato in questi anni iniziative di marketing per incrementare i passeggeri, nemmeno in questo periodo di crisi economica che spinge il trasporto pubblico a crescere in tutta Europa».

Secondo il comitato un cambiamento potrebbe arrivare nel 2014, con l’entrata in vigore un nuovo contratto di servizio per Monza. «Ci auguriamo che le regole cambino – ha aggiunto Isabella Tavazzi – e i gestori siano chiamati anche e soprattutto ad aumentare gli utenti e la quantità e qualità del trasporto pubblico».

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