Bernareggio: sequestra e violenta la ex

bernareggio-comune mbA poche decine di metri da via Monte Grappa, dove sabato scorso è stata uccisa Antonia Stanghellini, stava per compiersi un altro omicidio. Vittima sempre una donna. Sequestrata venerdì mattina dall'ex-convivente è stata violentata per ben due volte sotto minaccia di un coltello. Arrestato, dovrà rispondere di violenza sessuale, sequestro e minacce.


bernareggio-comune mbA poche decine di metri da via Monte Grappa, dove sabato scorso è stata uccisa Antonia Stanghellini, stava per compiersi un altro omicidio. Vittima sempre una donna. Sequestrata venerdì mattina dall’ex-convivente è stata violentata per ben due volte sotto minaccia di un coltello. Arrestato, dovrà rispondere di violenza sessuale, sequestro e minacce.

Poteva essere l’ennesimo femminicidio, a pochi metri dall’atroce delitto di settimana scorsa. Protagonista una quarantenne infermiera residente da anni a Bernareggio, che venerdì mattina mentre stava uscendo dal box con la sua auto è stata bloccata dal suo ex-convivente, C.M. classe 1962 di origine marocchine, operaio, disoccupato e pregiudicato. Sotto minaccia di un coltello da cucina l’ha costretta ad andare con l’auto in una zona rurale poco lontana e l’ha violentata.

L’uomo ha poi costretto la vittima a portarlo fino alla sua abitazione a Colnago e li, sempre sotto minaccia del coltello, l’ha violentata una seconda volta. Per tutto il tempo l’uomo ha minacciato l’ex-compagna di morte: l’infermiera ha però avuto la forza di ricordare all’ex che la sua scomparsa avrebbe reso orfano il loro figlio di 7 anni. Forse questo particolare lo ha fatto desistere da compiere un omicidio.

Alle 14.30 C.M. si è fatto riaccompagnare in centro a Bernareggio e ha lasciato andare la donna, che ha subito chiamato il 112 in preda alla disperazione. Alla sua abitazione sono arrivati poco dopo un’ambulanza e i carabinieri della compagnia di Vimercate che hanno iniziato subito le ricerche: l’uomo è stato ritrovato poco distante ed è subito stato arrestato per violenza sessuale, minaccia aggravata e sequestro di persona. In un cestino vicino all’abitazione è stato ritrovato anche il coltello utilizzato per le minacce.

La vittima ancora sotto shock è invece stata trasportata all’istituto Mangiagalli di Milano dove è stata sottoposta ad esami specifici oltre a essere medicata. Il marocchino si trova ora nel carcere di Monza in attesa di giudizio.

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