Agrate: la Brianza nuovo “Eldorado” dei cinesi?

agrate-centro-commercio-ingrosso-cina-mbLe difficolotà economiche che il nostro Paese sta attraversando stanno mettendo in crisi anche il commercio cinese. A raccontarlo è il Financial Times in un articolo pubblicato martedì scorso. Un'analisi che però sembra non rispecchiare quello che sta accadendo ad Agrate Brianza, dove sta prendendo forma il più grande centro di commercio all'ingrosso cinese in Europa. Investimento fra l'altro che sta sollevando non poche polemiche.


agrate-centro-commercio-ingrosso-cina-mbLe difficolotà economiche che il nostro Paese sta attraversando stanno mettendo in crisi anche il commercio cinese. A raccontarlo è il Financial Times in un articolo pubblicato martedì scorso. Un’analisi che però sembra non rispecchiare quello che sta accadendo ad Agrate Brianza, dove sta prendendo forma il più grande centro di commercio all’ingrosso cinese in Europa. Investimento fra l’altro che sta sollevando non poche polemiche.

Saranno 220 gli espositori che troveranno spazio all’interno del centro che sorgerà sulle ceneri dell’Uquifa, azienda chimica che ormai da qualche anno ha chiuso i battenti sul territorio brianzolo. Una piccola cittadella del commercio all’ingrosso che va in controtendenza rispetto alla “fuga” dall’Italia descritta dal Financial Times: si potrebbe quindi parlare di uno spostamento di commercianti cinesi lungo lo stivale. Sembrerebbero infatti non solo voci, quelle che parlano dell’interesse da parte di operatori economici cinesi nell’investire nell’ex-area Falck di Sesto San Giovanni, dove attualmente si trovano circa un milione di metri quadri totalmente da riqualificare.

Ma se per il comune di Agrate Brianza, che si accinge ad approvare definitivamente  il progetto il prossimo 17 gennaio, l’operazione vale 12,3 milioni di euro di oneri di urbanizzazione, oltre alla bonifica di un’area dismessa, per la Lega Nord brianzola, il centro è un attentato ai commercianti brianzoli e al territorio. Dopo le parole dei Lumbard di Carugate, arrivano anche quelle dell’assessore provinciale di Monza e Brianza, Andrea Monti, che dal monti-andrea-ass-prov-mbsuo blog attacca la giunta Agratese: “Con una semplice ricerca, scopriamo che l’intestatario del dominio (www.milanocentroingrossocina.it) è la società Aumai, il più grande mercatone cinese d’Italia (come dichiarano loro stessi), con ben 27 punti vendita presenti in tutto il paese, Brianza compresa, a Bovisio Masciago – si legge sul blog di Andrea Monti – Curiosando un po’ nel loro sito, dove vengono presentati i punti vendita, si ha l’impressione che l’attività di Aumai sia la vendita al dettaglio e non all’ingrosso; cosa significa questo? Di per se nulla, ma il fatto che dietro ad un centro commerciale all’ingrosso, che a livello progettuale presenta alcune caratteristiche tipiche dei centri commerciali al dettaglio, ci sia un operatore commerciale specializzato nella vendita al dettaglio, non aiuta a chiarire i nostri dubbi”.

Monti si dice anche preoccupato dalle ricadute occupazionali del centro: “In consiglio provinciale il Pd aveva rassicurato tutti dicendo che il centro avrebbe avuto ricadute occupazionali anche sui cittadini brianzoli, ma collegandosi al sito del futuro centro si trovano informazioni solo in lingua cinese: mi chiedo se i nostri ragazzi, che avranno anche mille risorse e capacità, dubito possano mostrare padronanza con la lingua mandarino cinese”.

 

in foto: in cartello che annuncia l’apertura del centro. Sotto Andrea Monti

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