Treni quinto giorno di disagi

treno-trenord-instazioneSe in Brianza la neve sta rallentando tutta la viabilità in strada. I treni non vanno di certo meglio. Restano i problemi dei giorni scorsi legati a Trenord relativi a mal funzionamento del sistema informatizzato di programmazione e gestione dei turni del personale, che sta causando ritardi e cancellazioni. I disagi iniziati 5 giorni fa sembrano non avere fine.


treno-trenord-instazioneSe in Brianza la neve sta rallentando tutta la viabilità in strada. I treni non vanno di certo meglio. Restano i problemi dei giorni scorsi legati a Trenord relativi a mal funzionamento del sistema informatizzato di programmazione e gestione dei turni del personale, che sta causando ritardi e cancellazioni. I disagi iniziati 5 giorni fa sembrano non avere fine.

Il bollettino di ieri sera di Trenord parlava di un miglioramento della situazione “Il pomeriggio di oggi vede confermati i miglioramenti di traffico e puntualità – si legge nella nota – registrati nel corso della giornata. Alle ore 18.30 hanno circolato 1.495 treni. Il 73% dei treni è arrivato con ritardi contenuti entro 7 minuti. Il 24% ha avuto ritardi medi di 15 minuti. La restante parte (3%, pari a 45 treni) ha avuto ritardi superiori”. Le principali stazioni milanesi, secondo quanto riferisce l’azienda,”non hanno avuto criticità particolari e l’afflusso e il deflusso dei pendolari è stato visibilmente regolare”.

Oggi su Twitter, che fornisce in tempo reale l’aggiornamento dei treni, la situazione non sembra migliorare: “Il treno Milano Centrale – Chiasso delle 8.10 è partito e sta viaggiando con 59 minuti di ritardo”, “Il treno Bergamo – Milano Porta Garibaldi delle 7.53 sta viaggiando con 52 minuti di ritardo”, Il treno S11 Milano Porta Garibaldi – Chiasso delle ore 9:39  oggi è partito da Monza e sta viaggiando con 57 minuti di ritardo”…

Intanto il mondo della politica, le associazioni dei consumatori stanno prendendo posizione mettendo in campo delle azioni.

formigoni-monzaRoberto Formigoni ha fatto sapere che “Trenord dovrà rimborsare i danni non solo nei confronti della Regione stessa, ma anche dei cittadini. Abbiamo già chiesto alla società – ha detto – di fare una propria proposta di rimborso ai pendolari. Noi non staremo certo a guardare e ne verificheremo la congruità. “Regione Lombardia si è subito mobilitata per vedere quello che era necessario fare; in particolare abbiamo immediatamente deciso di far partire un’indagine interna per verificare le responsabilità di quello che è accaduto. E anche un’altra indagine interna è stata aperta per verificare le inadempienze al contratto di servizio che la società ha firmato con Regione Lombardia”.

Codici, l’associazione “Centro per i Diritti del Cittadino” ha deciso di promuovere una class action contro Trenord con lo scopo di far ottenere ai viaggiatori un giusto risarcimento per i danni subiti. I viaggiatori che vogliono aderire all’azione collettiva possono l’associazione. http://www.codici.org/.

Intanto c’è già chi parla di rimborsi per il mese di gennaio. “Ritengo doveroso – spiega Il consigliere regionale del Pd Enrico Brambilla – che la Regione insieme a Trenord, conceda a tutti i pendolari l’abbonamento gratuito per il mese prossimo, indipendentemente dalla verifica degli indici di affidabilità per l’ottenimento del bonus e quindi senza aspettare i tre mesi di tempo necessari per essere pubblicati. Questo dovrebbe essere il normale comportamento di un’azienda ferroviaria rispettosa dei suoi clienti nel momento in cui disattende in maniera così clamorosa il contratto. Non c’è bisogno di class-action o azioni simili: vale la tesi ‘ti ho danneggiato ti risarcisco subito’”.

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