Una “battaglia di civiltà per i diritti”. Queste le parole utilizzate dal consigliere di Sel, Alessandro Gerosa, nel presentare la sua mozione sull’introduzione a Monza del registro delle coppie di fatto.
Una proposta che, oltre alla firma di Gerosa, vede in calce anche quelle della Lista Città Persone, Italia dei Valori, Movimento 5 Stelle, Cambia Monza, e dei consiglieri del Pd Artesani, Bindi, Bubba, Cereda, Imperatori, Lamperti, Marinoni, Monteri, Sala, Valtolina.
« Sono felice che anche forze di opposizione abbiano firmato questa mozione – ha commentato il capogruppo di Sel – La battaglia per i diritti dovrebbe essere trasversale. Crediamo che anche Monza debba fare la sua parte per promuovere l’allargamento del diritto agli affetti a tutti gli individui, e se anche una sola coppia, eterosessuale o lgbtqi (Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender, Queer, Questioning and Intersex ndr), potrà godere grazie a questa mozione di diritti ai quali prima non avrebbe avuto accesso, allora ne sarà valsa la pena».
La proposta mette in evidenza delle specifiche aree tematiche entro le quali gli interventi, a detta dei consiglieri firmatari, sono da considerarsi prioritari. In primis casa, sanità e servizi sociali, ma non solo. Lunga, anzi lunghissima la lista: dai giovani, i genitori e gli anziani, allo sport e tempo libero, passando per la formazione, la scuola e i servizi educativi. Sono naturalmente inclusi i diritti e la partecipazione e i trasporti.
Attraverso la mozione i consiglieri hanno fatto così richiesta che all’interno del Comune di Monza, coloro che si iscriveranno al Registro possa di fatto essere considerato un “parente prossimo”.
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