Omicidio Monguzzi: la ricostruzione in Assise

monza-tribunale2-MBScuote la testa mentre ascolta la ricostruzione degli inquirenti che, pero', descrivono una sua frase intercettata mentre in casa da solo si rivolge alla foto della sorella assassinata e dice "Ero fuori di me".


monza-tribunale2-MBScuote la testa mentre ascolta la ricostruzione degli inquirenti che, pero’, descrivono una sua frase intercettata mentre in casa da solo si rivolge alla foto della sorella assassinata e dice “Ero fuori di me”.

Ieri mattina, a partire dalle ore 10, presso la Corte D’Assise del Tribunale di Monza, è entrato nel vivo il processo per la morte di Elvira Monguzzi, anziana donna uccisa nel 2009 nella sua abitazione di via Spalto Piodo, colpita alla testa con un peso di bilancia e poi soffocata. Imputato per omicidio, suo fratello minore Emilio, si professa innocente.

Agli inquirenti ha raccontato di aver trovato la sorella morta nel pomeriggio, dopo averle telefonato e non avere avuto risposta. Secondo i carabinieri di Monza e del pm Vincenzo Nicolini invece, Monguzzi avrebbe ucciso la sorella tra le 11.35 e le 13 del 29 luglio 2009, poi sarebbe andato come nulla fosse a fare delle visite mediche con la moglie ed i cognati e poi avrebbe inscenato il ritrovamento del cadavere. A sostegno della loro teoria gli inquirenti evidenziano le macchie di sangue ritrovate sui pantaloni di Monguzzi, definite “a spruzzo” dai tecnici del Ris di Parma ed alcuni episodi legati alle intercettazioni telefoniche effettuate nei confronti dell’imputato.

Monguzzi, secondo i carabinieri, avrebbe parlato rivolgendosi alla sorella defunta, una volta solo in casa, dicendo “Ero fuori di me” e, qualche giorno dopo, avrebbe fatto “bonificare” casa sua nel timore fi essere intercettato. Emilio Monguzzi, dal canto suo, nega di aver fatto del male ad Elvira e, invece, punta il dito su una vicina di casa della sorella, inizialmente sospettata ed indagata per lo stesso delitto. Su di lei peró, gli inquirenti non hanno rilevato nulla a sostegno delle accuse di omicidio ed hanno chiuso il fascicolo. Per ora a mancare per chiudere il cerchio delle indagini, è un movente certo. Secondo i carabiniei Monguzzi avrebbe ucciso in seguito ad una lite avvenuta al culmine di piccoli ma protratti dissidi familiari.

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